Lotta al commercio di pinne di squalo



SHANGHAI, CINA – La superstar cinese del basket, Yao Ming, e il magnate britannico Richard Branson, si sono uniti nella lotta contro il commercio delle pinne di pescecane, considerate, nonostante le molte campagne e i divieti, ancora una delle principali prelibatezze sulle tavole cinesi.
Yao Ming, che da poco si e’ ritirato dall’attivita’ agonistica e Richard Branson si sono rivolti a un gruppo di 30 uomini tra i piu’ ricchi e importanti in Cina e hanno lanciato insieme un appello contro il commercio delle pinne.
”Quando c’e’ domanda – ha detto Yao, alto 2,20 metri, che si e’ ritirato a luglio a causa di infortuni dopo otto stagioni con gli Houston Rockets – c’e’ l’offerta e quindi si procede all’uccisione”. L’ex giocatore ha deciso di utilizzare, ora che e’ ”pensionato” gran parte del suo tempo libero per portare avanti la campagna contro l’uccisione degli squali. Il giocatore ha infatti sottolineato che attualmente vengano soppressi nel mondo circa 1,5 milioni di squali alla settimana, e che alcune specie di questo animale sono vicine all’estinzione.
La campagna, sponsorizzata dal gruppo Wildaid, che si occupa della tutela delle specie animali, ha lo scopo di promuovere un movimento per la protezione non solo degli squali, ma anche delle tigri e delle altre specie che sono a rischio di estinzione. Secondo i sostenitori della campagna, i pescatori uccidono ogni anno piu’ di 70 milioni di squali per prendere le loro pinne, che poi vendono a 1.500 dollari al chilogrammo. Una zuppa di pinna di squalo, considerata in Cina un cibo di lusso, puo’ arrivare a costare anche 80 dollari.
Di solito le pinne sono tagliate agli squali ancora vivi, che poi vengono rigettati in mare e lasciati morire. Mentre in diverse parti del mondo ci sono state campagne per vietare il commercio e il consumo delle pinne di squalo, in Cina sono ancora un cibo molto ricercato e venduto liberamente. Attualmente il 95% delle pinne di squalo sono consumate dai cinesi.
”C’e’ stato un massiccio incremento delle richieste delle zuppe di pinne di squalo – ha detto il magnate della Virgin Airlines – con un conseguente aumento dell’uccisione degli squali. Questo anche perche’ il mondo sta diventando sempre piu’ ricco, e ora la gente in Cina puo’ permettersi di comprare questi cibi cosi’ costosi”.
Branson ha vietato il trasporto, sugli aerei della sua compagnia, la Virgin Airlines, delle pinne di squalo. ”Ora stiamo cercando di ottenere che anche altre aziende ne vietino il trasporto”,  ha aggiunto il magnate. Le pinne di pescecane sono state utilizzate per fare la zuppa per centinaia di anni, ma fino a poco tempo fa il consumo era limitato a una piccola elite.

Circa 20 paesi e regioni hanno imposto normative sulla pesca e sul commercio degli squali. Ultima, all’inizio di questo mese, la California, che ha deciso il divieto di commercio. La Cina attualmente regola con alcune disposizioni questo tipo di pesca e di commercio, ma non lo vieta. ”L’unico modo per salvare gli squali – ha concluso Branson – e’ che tutti i Paesi vietino questa pratica”.



Fonte: blitzquotidiano