GLI ZOOFILI IN ITALIA: molte anche le donne.



In seguito alla nostra denuncia del mondo ignorato della Zoofilia, con l'articolo Zoofilia: quando l'Amore diventa Stupro, proponiamo un'ulteriore utile approfondimento attraverso la testimonianza di una nostra lettrice. 

Autore: Anna AlFieri

Volevamo illuderci che non ci riguardasse o che il problema non fosse così esteso. Asia, Africa, America, Europa del Nord, ecc…Italia? No, impossibile!
Ma quando si viene a conoscenza della loro esistenza, delle loro “argomentazioni”, ci si deve ricredere. E decidere da che parte schierarsi.


Abbiamo parlato di uomini, ora vi raccontiamo le motivazioni delle ZOOFILE.
La prima zoofila in Italia di cui tutti abbiano memoria fu Ilona Staller. Ricordate? Da allora non è difficile capire che, da business di spettacolo, questa pratica sia diventata molto più popolare.
Fa male, molto male scoprire che, anche fra gli animalisti (meglio chiamarli pseudo-animalisti), molti siano gli uomini e le donne che si dichiarano amanti del proprio animale domestico. E non in senso platonico. Lo considerano il proprio partner, di cui si prendono cura e di cui si considerano i “salvatori”.

Sono molti gli zoofili passati alla notorietà.
Negli anni ’70, Malcolm Brenner, ancor prima di sposarsi, conobbe Ruby, una femmina di delfino, che definì “l’amore della sua vita”. Lei, a suo dire, “ricambiava il sentimento e lo cercava”.
Una decina d’anni dopo circa, un uomo americano e sua moglie, organizzarono il matrimonio -a cui partecipò anche un prete- con Pixel, un cavallo che divenne il loro marito.
Questi sono solo due esempi.

Ma oggi com’è vissuta la zoofilia?

Da nord a sud, in Italia, il fenomeno si estende sempre più (come si evidenzia dalla dichiarazione di uno zoofilo -“…ci sono tantissime persone, e ben molte di più di quello che si potrebbe immaginare, che quotidianamente hanno questo tipo di esperienze”-) e, come dicevamo, molte donne (dichiaratesi convinte animaliste) hanno rapporti abituali con il proprio cane che, addirittura, “sentono di tradire, nel caso in cui approfondiscano la conoscenza anche con altri animali”.
La linea di difesa di ogni zoofilo è infatti quella dell’amore corrispostogli dal proprio “compagno” (un altro zoofilo ricordando la propria esperienza adolescenziale con il proprio cane ci racconta che: “Molte volte cercava di sedurmi leccandomi il collo, ma si tratteneva anche piangendo. Lui sembrava soffrire e vergognarsi di questo impulso perché sapevamo entrambi che non era possibile. Si vergognava proprio di certe cose. Era un cane speciale.”).

Da numerose fonti però si scopre poi che gli animali spesso “vengono DROGATI, per contenere la foga della loro prestazione sessuale”.
A questo punto è ovvio chiedersi: quindi l’animale ne trae piacere?
Per capirlo, analizziamo in modo semplice i meccanismi della Natura. Gli animali, reagendo al proprio olfatto, rispondono alla pulsione sessuale che consente loro di dare continuità alla propria specie. Il “piacere” dell’animale, se così si può definire, ha brevissima durata e ha il solo scopo della procreazione, anzi, l’accoppiamento richiede un grande dispendio di energie, che vengono sottratte ad altri bisogni primari come la ricerca del cibo e la difesa del branco.


Inoltre, gli animali domestici che hanno rapporti intimi con i proprietari vengono ADDESTRATI –si, avete capito bene- o comunque FORZATI, in una situazione di cui non possono avere alcuna familiarità. Ecco perché gli zoofili solitamente cercano l’aiuto di altri “appassionati” per riuscire a gestire e indirizzare l’animale.

Qui in Italia, come già detto, questi individui sono numerosi. Nel 2010 “sono stati segnalati e registrati da AIDAA, Associazione Italiana in Difesa di Animali e Ambiente, 22.300 annunci online di ricerca ed offerta di sesso con animali, equivalenti a12.000 link completamente free e quindi liberamente accessibili anche da bambini. Non da ultimo, inoltre, in numerosi dei siti menzionati sono proprio i bambini, insieme agli animali, i protagonisti dei filmati pedopornografici offerti” (fonte: http://www.cronacamilano.it/).

Si parla di uomini eterosessuali, omosessuali, donne, single, coppie, senza distinzione di area geografica o di estrazione sociale. Animali prediletti: cavallo e cane principalmente, perché più facilmente reperibili. Seguono scimmie, maiali, ovini, bovini, altri equini, roditori, pesci, delfini, pollame, ecc. Frequenti sono gli incontri di gruppo. Ad esempio gruppi di tre o quattro persone ed un solo animale domestico o gruppi di persone che, tramite proprietari di stalle o cavalli, organizzano la serata “di svago”.
E quando non è sempre possibile avere una stalla o una villa a disposizione si organizzano viaggi, principalmente in Croazia e in Slovenia, dove c’è un gran numero di animali liberi e/o poco controllati o, anche qui, di proprietari disponibili.
C’è chi non ha ancora trovato il compagno di “giochi” e lo cerca tramite l’annuncio di una RICHIESTA DI ADOZIONE (la preferenza di adottarli o comprarli in età giovane e in buona salute, porta a chiedersi cosa sia dell’animale quando diventa anziano, debole e quindi poco “prestante”) e c’è chi si accontenta di qualche oretta con un randagio (testimonianza: “Mi sono fatto un giro per le strade alla ricerca di qualche cane da portare temporaneamente a casa, lavare e sollazzare…”).


Peter Singer, filosofo antispecista australiano dice: “I contatti sessuali con animali sono accettabili se reciprocamente soddisfacenti”. Chi sta scrivendo in questo momento è convinto antispecista, ma, altrettanto certo che, amare gli animali significhi sostenere l’ugual valore di ogni esistenza e RISPETTARE la sua Natura con le sue regole. NON trasformare in oggetto sessuale l’animale, NON umanizzarlo quanto basta per il nostro morboso bisogno di sentirci più forti, o più soddisfatti, o meno soli. Questo non è AMORE, ne tantomeno RISPETTO e se manca quest’ultimo, valicare certi limiti sarà sempre più facile.
Quindi…NO, caro Peter, permettici di dissentire.

Ultimamente gli zoofili hanno incominciato a chiedere che la loro pratica venga LEGALIZZATA (ricordiamo che in Germania è già entrato in politica il gruppo degli Zeta); vogliono poter disporre dell’animale-oggetto con libertà e tranquillità, avendo quindi più VARIETA’ di scelta. Paragonano questa battaglia a quella che gli omosessuali dovettero affrontare per i loro diritti e dichiarano che la zoofilia “non è un feticcio, ma un ORIENTAMENTO, UNO STILE DI VITA”. Ebbene, questo paragone è VERGOGNOSO e OFFENSIVO.
Come può essere confrontato un rapporto fra due individui adulti, razionali e consenzienti con un altro, instaurato con un essere vivente la cui attività cerebrale scientificamente è pari a quella di un umano di poco meno di tre anni? La similitudine si trova solo nella PEDOFILIA o in un rapporto con una persona con disabilità mentale.



Uno zoofilo inglese è certo che: “ gli animali sono esseri senzienti. E se non sono senzienti, come fanno a distinguere il Bene dal Male?”. E’ più facile costruire una relazione con un essere che non pretende, non giudica, non si lamenta. Gli psicologi affermano che “l’amore in quanto necessità di far star bene l’altro, in questi casi, sia la giustificazione MALATA di una persona che così acquieta i propri sensi di colpa”.

Il perbenismo è sbagliato, certo, soprattutto quando non accetta le diversità. Gli esseri umani di questa Terra sono differenti fra loro per etnia, religione, orientamento sessuale, ecc., ma il diritto di vivere e di affermarsi è intoccabile e inalienabile. Le caratteristiche di ognuno vanno rispettate. Ad un eterosessuale convinto non si potrà mai chiedere di avere rapporti con un omosessuale e viceversa. Allo stesso modo, NON SI PUO’ IMPORRE ad un animale l’UMANIZZAZIONE. Non potremo MAI accettare la pratica, ne tantomeno la legalizzazione della zoofilia. Al contrario, sono NECESSARI CONTROLLI più SEVERI E LEGGI più CHIARE E DEFINITIVE contro questi veri e propri ABUSI. Non si può confondere l’egoismo con l’amore. E’ un insulto per chi realmente ama CON RISPETTO e si prodiga per il bene di un animale, senza calpestarne la Natura. L’uomo ha il compito di assumersi la responsabilità di proteggere e difendere gli animali, non di dominarli e piegarli, in questo caso sessualmente, al proprio volere e bisogno. QUESTO NON E’ AMORE, E’ SFRUTTAMENTO.

Anna.LF


Vi consigliamo di approfondire l'argomento leggendo:











L'unico modo di vincere il Male è aprire gli occhi ed AGIRE. 
Se vieni a conoscenza di qualsiasi abuso, crimine o violenza su qualsiasi essere vivente sulla Terra, non rimanere indifferente, trova un rimedio per risolvere velocemente la situazione.




Zoofilia: Quando l'Amore diventa Stupro



Ciò di cui andremo a parlare in quest'articolo, va per forza inserito nel libro nero della Vergogna Umana; quasi sicuramente andrà ad urtare la sensibilità dei lettori, ciò nonostante è importante venire a conoscenza di alcuni disturbi insiti nella mente di molte persone, per prevenire fatti altrettanto gravi quali pedofilia, stupri, assassini e violenze su persone più deboli.

Cosè la Zoofilia?


Per Zoofilia si intende un legame affettivo con un'altra specie che non sia umana, la traduzione corretta dal greco è amore per gli animali. Moltissime persone amano e si prendono cura di un'animale domestico o selvatico, esistono inoltre nuclei riconosciuti dallo Stato di guardie Zoofile che hanno lo scopo di difendere e proteggere animali di ogni genere.
La Zoofilia è spesso confusa con la Zooerastia, una malattia mentale spesso ignorata ma molto pericolosa.

Chi è uno Zooerasta?

Non è semplice disegnare un'identikit e soprattutto non è facile riconoscerlo tra la gente.
Un Zooerasta è colui che prova piacere compiendo atti sessuali in presenza di animali, molto spesso questa fantasia si sfoga in un violento stupro ai danni della creatura presente in quel momento.
Secondo un sondaggio condotto su internet, su un campione di 76.500 persone, l’11,3% degli intervistati si è dichiarato «interessato a provare il sesso con animali», il 6% «lo fa qualche volta» e il 4,1% «frequentemente». 
Il sogno di accoppiarsi con una creatura differente dall'Uomo è perfino narrato nei libri dell'antica Grecia, già da allora la nostra specie ha sempre usato animali come oggetti per soddisfare innaturali e lussuriosi desideri sessuali.
Oggi sappiamo che questo desiderio morboso può presentarsi indistintamente a prescindere dal sesso, nazionalità, cultura, religione o età; è un fenomeno in costante aumento e siccome non esiste ancora una linea governativa che la legiferi, gli abusi sessuali su animali vengono classificati semplicemente come maltrattamento e condannati con pene lievi e per niente dissuasive.



Quali animali vengono normalmente utilizzati per questi rapporti?

Gli Zoerasti prediligono cuccioli di cane, gatti e cavalli, ma la perversione sessuale si può allargare a qualunque altra specie come pecore, galline, topi, serpenti, pesci, maiali, vitelli...
Il terrore dell'abuso è identico negli animali come negli Umani, succede quasi nella totalità dei casi che l'animale venga pesantemente drogato prima di essere abusato. L'utilizzo di droghe e anestetizzanti illegali provoca gravissime lesioni celebrali e molto spesso la morte per arresto cardiaco nell'animale violentato.
Il corpo una volta diventato inutile viene gettato via come un rifiuto qualunque, verrà sostituito con un'altra creatura non appena ci sarà occasione. 

In che modo avviene un'abuso?

Gli abusi sugli animali sono esattamente identici agli stupri su incapaci e donne, con la differenza che molto spesso la dimensione del corpo dell'animale è troppo piccola rispetto a quella dell'Uomo, si provocano così dolorosissime ferite e lacerazioni inguaribili, come avviene sui bambini.
Occorre premettere che la personalità del soggetto che sfoga i propri istinti su creature più deboli, rivela generalmente tratti di immaturità affettiva, contraddistinti da impulsi sessuali definiti dall'urgenza e relazioni interpersonali instabili ed inadeguate. Gli animali sono le vittime predilette poichè non sono in grado di raccontare quanto successo, riconoscere e denunciare l'aggressore, non chiedono soldi in cambio della prestazione e purtroppo la loro vita non è equiparata a quella di un'umano, quindi il loro stupro è di serie B.
L'adescamento può avvenire in diversi modi:
  • tramite internetvengono censiti almeno 22.000 annunci all'anno, in cui persone offrono o cercano animali per atti sessuali, molto spesso a pagamento;
  • tramite adozioni: naturalmente ignari di tutto, famiglie oppure addetti dei canili o gattili, affidano gli animali a persone apparentemente sane e con serie intenzioni, senza immaginare cosa succederà in seguito;
  • cattura di randagi: molto spesso i randagi vengono catturati e venduti al mercato Zooerasta;
  • tramite bordelli: sono moltissimi e localizzati particolarmente nelle grandi città, bordelli che mettono a disposizione animali di vario genere per poterne abusare anonimamente in privè;
  • set di film pornografici: il business del porno si spinge spesso e volentieri su generi "animal", nei quali  i protagonisti sono animali di specie diverse tra loro, abusate più volte per il piacere dello spettatore di fronte allo schermo.
Storia di uno stupro...

Per un feeling innato tra le specie, molti animali si fidano dell'Uomo donandogli dedizione ed affetto senza chiedere niente in cambio; alcuni elementi della nostra specie invece, ricambiano il loro amore con tremende ed inaudite repressioni. 
La storia di uno stupro è ormai un fatto che non fa più notizia, l'abbiamo sentito talmente tante volte che il nostro cervello si chiude appena ne sente appena accennare; durante una violenza sessuale la vittima non ha nè un nome nè una specie, si può trattare di un bambino, una giovane ragazza, un'extra comunitario, una signora, un cucciolo di cane, gatto, pecora, ...ecc..
E' un libro già scritto, chi ha la peggio è soltanto la vittima, ed i risultati saranno indelebili come cicatrici.

Il bastardo si immagina già da prima la scena, osserva la vittima, gli cresce il desiderio, l'impulso sessuale è incontrollabile, la voglia repressa di soddisfazione ha libero sfogo...

Il cucciolo ha pochi mesi ed è ignaro di tutto, ha una grande voglia di giocare, di crescere e vivere in una famiglia che gli voglia bene e si prenda cura di lui; in questo momento si trova in una casa in cui non c'era mai stato, colma di odori, suoni strani ed umani cento volte più grandi di lui che lo guardano, lo toccano, parlano e ridono...

Il bastardo lo prende in mano ed inizia ad accarezzarlo, mostrandolo ai suoi amici come fosse un nuovo giocattolo; il cagnolino lo scambia per coccole e scodinzola..

La musica diventa insopportabile, le persone sono strane ed il piccolo inizia ad essere confuso, spaestato, comincia ad avere un po' di paura e trema...

Il bastardo, con una mano inizia a toccare il piccolo e con l'altra inizia a spogliarsi poco per volta..

Il cucciolo trema come una foglia, gli manca la mamma, si lamenta, vuole scappare ma non sa come fare; trema ancora più forte.

Non è la prima volta che il gruppo di violentatori droga e picchia gli animali per dominarli meglio, così anche questa volta inseriscono in gola al cucciolo un boccone di carne con allucinogeni.

Improvvisamente tutto diventa ancora più strano, la paura si trasforma in angoscia e terrore.
La violenza sembra interminabile, il giovane corpicino subisce così tante penetrazioni che il bacino si lede e le zampe si spezzano come stuzzicadenti.

La droga amplifica l'abuso di migliaia di volte, il dolore si fa insopportabile, il cuore pulsa a mille...
il piccolo non regge la pressione e sviene dal dolore.

La violenza si interrompe solo quando anche l'ultimo Zooerasta finisce di stuprare quel corpicino.

Il cagnolino è in fin di vita, altri della sua specie sono sopravvissuti ed hanno subito altri abusi, non potendo ricevere cure veterinarie morirà qualche giorno dopo.

Qualche bastardo viene denunciato ed arrestato per maltrattamento, altri per evitare problemi con la legge, scelgono viaggi a scopo sessuale in Paesi in cui l'abuso su animali è legalmente consentito come ad esempio Turchia e Danimarca.

L'animale prova dolore durante gli abusi?

Al contrario di quanto affermato dagli Zooerasti "dichiarati", l'animale in questione non prova MAI il desiderio e la speranza di essere USATO come un'oggetto, drogato, legato e picchiato duramente per soddisfare il momentaneo desiderio della persona che l'ha scelto.
La sensazione di Dignità violata è identica in qualunque creatura vivente, peggio ancora se l'abuso è ripetuto e violento.
Capita troppo spesso che all'animale vengano spezzati bacino e zampe posteriori a causa della ferocia, della violenza e delle dimensioni esagerate rispetto a quel corpicino che viene martoriato ed infine, se diventato inutile, abbandonato o soppresso.
Non si può tutt'ora conteggiare il numero preciso di animali coinvolti in questo tipo di abusi, certo è che il
business del sesso con gli animali non accenna a rallentare, l'Italia soltanto vanta un giro d'affari superiore ai 50 milioni di euro, tra video hard, film a pagamento, riprese amatoriali (in cui spesso gli attori sono bambini), annunci e bordelli. Purtroppo tutto ciò è avvantaggiato dal vergognoso Tabù che lo nasconde, il quale fa si che coloro che devono denunciare provino un certo senso di vergogna, e chi commette questo reato sia eccitato dal brivido del proibito.


Zooerasti, Pedofili e Stupratori sono persone con gravi problemi psicologici dovuti spesso a traumi infantili non risolti, occorre curarli ed impedirgli in qualsiasi modo di poter scaricare i propri impulsi sessuali su persone indifese e più deboli; se siamo a conoscenza di situazioni del genere è nostro obbligo morale denunciarli alle autorità competenti affinchè siano controllati e messi in condizione di non ledere a nessuno. 


L'utilizzo dell'animale come un'oggetto personale, è un concetto che deve essere punito e condannato gravemente, al pari dell'abuso su un'umano.
L'amore verso gli animali cessa nel momento in cui si trasforma in violenza e sfruttamento, che ledono fortemente il diritto alla vita di qualunque essere vivente.
Tutto ciò necessita di leggi chiare e trasparenti che tutelino la dignità degli animali, delineando il rigoroso rispetto che noi Umani dobbiamo a tutte le specie con le quali condividiamo questo Pianeta.

Cosa possiamo fare?


Condividere tramite Social Network, Blog, Siti, Mail, Media... queste informazioni, affinché sempre più persone vengano a conoscenza di questi abominevoli azioni che quotidianamente si compiono a discapito di animali innocenti.

Invito tutti i lettori a non trascurare questo argomento, ad  approfondire ulteriormente leggendo i link consigliati. Occorre far cadere il muro di omertà che si è creato attorno al mondo Zooerasta,  smetterla di tacere davanti a situazioni di indiscussa malvagità, poichè ci rende complici a nostra volta.
Vi informo inoltre che è attiva una petizione per porre fine agli abusi sugli animali, servirà un semplice click su questo link e cinque minuti del vostro tempo: Petizione: Zoofilia Reato

E' Vergognoso che in paesi che si definiscono "Democratici" e "Civili", siano ammesse assurde pratiche di maltrattamento tipiche di uomini ignoranti e malati. Queste azioni vengono accettate per motivi esclusivamente economici a discapito della vita di centinaia di innocenti creature, utilizzate per mezzora di godimento trasgressivo.

L'unico modo di vincere il Male è aprire gli occhi ed AGIRE. 
Se vieni a conoscenza di qualsiasi abuso, crimine o violenza su qualsiasi essere vivente sulla Terra, non rimanere indifferente, trova un rimedio per risolvere velocemente la situazione.

VEDI E AGISCI.

Sarà nostro impegno raccogliere ed inserire di seguito a questo articolo tutte le vostre documentazioni, giudizi, testimonianze ed articoli che ci invierete in redazione.

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Fonti ed Articoli correlati:


Società Bestiale


Serial killer ed abusi sugli animali                            


Zoofilia: lo psicologo risponde


Sesso con gli animali e pedofilia


Sesso con gli Animali


Stop Animal Abuse


La prostituzione che sfrutta cani e galline


AIDAA: Il sesso con animali diventi reato


Zoofilia e Zooerastia

Zoerastia: uno schifo senza prova d'appello.





Coca Cola Condannata: Dovrà Risarcire 350 Milioni di Euro all'India per Inquinamento Ambientale


LA COCA-COLA DEVE RISARCIRE 2,6 MILIARDI DI RUPIE
(oltre 352 milioni di euro) per i danni ambientali e alla salute provocati presso il suo impianto di imbottigliamento di Plachimada, nello stato del Kerala (India meridionale). A questa conclusione è giunta una commissione di inchiesta voluta dal governo dello stato indiano, presieduta da un autorevole magistrato e composta da esperti indipendenti, che ieri hanno illustrato il loro rapporto. La notizia è stata ripresa ieri con un certo scalpore dai maggiori media internazionali – anche perché il governo del Kerala ha accettato e fatto proprie le conclusioni dell’inchiesta, compresa la richiesta di risarcimenti. Per la verità quella di Plachimada, località rurale nel distretto di Palakkad, nello stato del Kerala, è una vecchia storia. Qui la Coca-Cola aveva aperto nel 2000 uno stabilimento per imbottigliare le sue bibite gassate con licenza del locala panchayat, il consiglio elettivo di villaggio. Poi però è risultato che pompava 1,5 milioni di litri al giorno da sei pozzi. In breve, Plachimada e i villaggi circostanti sono rimasti all’asciutto, i pozzi pubblici di acqua potabile erano prosciugati, l’acqua per l’agricoltura scomparsa. Nel 2003 dunque il panchayat non ha rinnovato la licenza. La Coca-Cola ha fatto ricorso.
E’ COMINCIATA COSI’ UNA BATTAGLIA POPOLARE
finita in un lungo «assedio» di massa allo stabilimento. Alla fine del 2003 una sentenza della High Court (l’Alta corte statale) del Kerala ha dato ragione al panchayat di Plachimada: diceva che lo stato ha «il dovere legale di protegge le risorse naturali. Queste risorse intese per l’uso e il beneficio pubblico non possono essere convertite in proprietà privata». Nel febbraio del 2004 il governo del Kerala ha dunque chiuso lo stabilimento. La storia non è finita, però, perché la multinazionale delle bibite e l’ente locale di Plachimata hanno continuato a combattersi in corsi e ricorsi legali. Ecco che ora arrivano le conclusioni dell’inchiesta voluta dallo stato del Kerala. La commissione di esperti – legali, ambientali, esperti in salute pubblica e in gestione idrica – ha disegnato un pesante quadro di «danni multi-settoriali». La Coca-Cola Company, afferma, «ha causato degrado ambientale con il sovrasfruttamento della falda idrica e l’irresponsabile pratica di disperdere i reflui». Già: tra il 1999 e il 2004 la compagnia ha sparso i reflui dello stabilimento nei terreni circostanti, spesso distribuiti agli agricoltori locali come compost. «Le risorse idriche della zona sono state minate e si è creata scarsità d’acqua», conclude l’inchiesta. Non solo: «Presentando i reflui come concime, la Compagnia non solo ha ingannato gli agricoltori ma si è resa responsabile del degrado dei suoli, la contaminazione dell’acqua e le conseguenti perdite nel settore agricolo». Nota la commissione d’inchiesta che la zona ha registrato un costante declino della produzione agricola. Che metalli tossici come cadmio, piombo e cromo sono stati rilevati in quei reflui contrabbandati come «concime», con conseguenti danni alla salute della popolazione. Acqua e terreni sono risultati contaminati. L’acqua potabile è diventata scarsa e le donne dei villaggi devono camminare lunghe distanze per procurarsela, a scapito dei lavori con cui si procuravano un reddito. La commisisone d’inchiesta conclude con una raccomandazione: di non accordare alla compagnia il permesso di riprendere le operaaioni in quella zona ormai in preda alla siccità.
fonte : http://www.ilmanifesto.it
Redatto da Pjmanc  ilfattaccio

"Contengono sostanze cancerogene" Coca-Cola e Pepsi cambiano ricetta



Il cambiamento è già stato introdotto per le bevande vendute sul mercato californiano, ma ora la modifica sarà estesa  in tutti gli Usa

Sarà modificato il processo di realizzazione del colorante:«Ma
si rischia solo con altissime dosi»

Cambia la "ricetta" di Coca-Cola e Pepsi. Le compagnie produttrici hanno deciso di modificare il processo di fabbricazione del colorante che conferisce alle due bevande la tipica tinta caramellata, per ridurre il contenuto di una sostanza chimica (il 4-metilimidazolo) che si può formare durante la lavorazione. Secondo una legge varata in California, infatti, se si superano determinati livelli di questo composto è necessario apporre in etichetta specifiche avvertenze relative a un possibile rischio cancro ad altissime dosi.

Il cambiamento è già stato introdotto per le bevande vendute sul mercato californiano, ma ora le aziende hanno deciso di estendere la modifica in tutti gli Stati Uniti, così da snellire la produzione. La notizia sta rimbalzando sulla stampa internazionale, insieme alle rassicurazioni dell’industria di settore. «I consumatori non noteranno alcuna differenza nei nostri prodotti e non hanno alcuna ragione di temere per la propria salute», ha precisato l’American Beverage Association che rappresenta le imprese del comparto bevande. «Benchè siamo convinti che non vi sia alcun pericolo per la salute pubblica che giustifichi il cambiamento apportato - ha puntualizzato a nome di Coca-Cola Diana Garza-Ciarlante - abbiamo chiesto ai nostri fornitori di colorante caramello di fare questo passo, in modo che i nostri prodotti non si trovino ad avere requisiti tali da dover introdurre un’avvertenza scientificamente infondata».

In febbraio il Center for Science in the Public Interest, un’associazione per la tutela dei consumatori, ha inoltrato all’ente regolatorio Usa Food and Drug Administration una petizione in cui chiedeva il bando del colorante caramello ammonio solfito. Un portavoce della Fda ha spiegato che l’agenzia sta ancora esaminando la petizione, ma ha fatto anche notare che un consumatore dovrebbe bere più di 1.000 lattine al giorno per raggiungere le dosi di sostanza a rischio per le quali, nei roditori, è stata dimostrata un’associazione con la possibilità di ammalarsi di cancro. L’American Beverage Association, infine, ha anche osservato che la California ha aggiunto il colorante alla sua lista di sostanze potenzialmente cancerogene senza studi in cui si dimostri un effettivo rischio per l’uomo, ma esclusivamente sulla base di una singola ricerca condotta in topi e ratti.

Fonte: La Stampa.it

La Coca-Cola Mette Foglie di Coca nella Bottiglia



GIU
LA COMISSIONE NAZIONALE PER LO SVILUPPO E LA VITA SENZA DROGHE DEL PERU’
Sostiene che Coca Cola compra migliaia di tonnellate di foglie di coca in Perù e Bolivia.Questa volta non si tratta dei cocaleros peruviani. Si tratta invece dello zar antidroga del Perù, Nils Ericsson, presidente della Commissione nazionale per lo sviluppo e la vita senza droghe [Devida]. Quest’uomo, che giura che il narcotraffico è “il braccio finanziario del terrorismo” parla spesso a vanvera, ma ogni tanto dice qualcosa d’interessante. Come per esempio quando conferma che la Coca Cola compra foglie di coca in Perù e Bolivia. La storia merita un po’ di approfondimento.Fra le altre cose, Ericsson sostiene di non sapere quanti ettari siano coltivati a coca in Perù e quanti ne siano stati eradicati, ma ultimamente ha deciso di scontrarsi con alcune aziende che producono bevande, e perfino con l’Empresa nacional de coca [Enaco] peruviana, sulla questione dell’industrializzazione della foglia millenaria. Prima si è detto contrario all’industrializzazione, poi ha detto “forse”, e infine ha detto «sì». In meno di due mesi, si è contraddetto diverse volte, fino ad arrivare al punto di dover fare un comunicato ufficiale sul sito web di Devida per negare appunto di essere contrario allo sfruttamento industriale della coca.Per contraddire questa affermazione, basta ricordare che da poco più di un anno sono comparse in Perù due nuove marche di bevande, Vortex coca energy drink e K-Drink. Sono prodotte da aziende peruviane, sconosciute sia in Perù che altrove, e sono entrambe a base di coca. Tutto legale. A maggio del 2004 è intervenuto l’International narcotics control board [ufficio internazionale di controllo sugli stupefacenti], che ha stabilito che le suddette bevande contenevano alcaloidi. Non è stato chiarito quali [la coca ha ben 16 differenti alcaloidi], ma poiché questa è l’istituzione incaricata di far rispettare la Convenzione di Vienna sugli stupefacenti, siglata nel 1961, Ericsson e Devida hanno cominciato a preoccuparsi.
LA CONCORRENZA
In effetti, le bevande peruviane contenevano alcaloidi, perciò tanto la Vortex come la K-Drink hanno “ripulito” le proprie formule per eliminarli. Stranamente però Ericsson ne ha deciso ugualmente la sospensione delle vendite. Un fatto piuttosto singolare, visto che era stato proprio lui a negoziare la licenza di una delle due aziende.Secondo Ricardo Vega Llona, predecessore di Ericsson al comando di Devida, “tutto sembra molto strano e poco ragionevole, a meno che non ci sia dietro una pressione politica, qualcosa del tipo “andiamo a cercare tutto ciò che ha a che fare con la coca e cancelliamolo”. Clara Cogorno, amministratrice delegata della Amadeus corporation, produttrice di Vortex, aggiunge: «Se spariscono le imprese che lavorano legalmente la foglia di coca, i cocaleros non avranno a chi appoggiarsi per evitare la distruzione delle loro coltivazioni». Oltre che essere d’accordo con Vega, Cogorno ha aggiunto che si tratta di un pretesto per far rispettare la politica antidroga degli Stati uniti. La disputa sulle bevande potrebbe arrivare in tribunale, perché le due aziende non hanno alcuna intenzione di mollare.Il 10 dicembre Ericsson ha pubblicato un editoriale sul quotidiano El Comercio con un titolo suggestivo: “Teorie e bugie sulla foglia di coca”. Nel testo utilizza le parole coca e cocaina come sinonimi, poi afferma che nessun paese comprerebbe prodotti contenenti cocaina”, e che dunque «nessuna industria simile risulterebbe sostenibile e con un futuro economico». «Per l’elaborazione di altri prodotti”, aggiunge, «oltre alla questione della qualità, c’è il fatto che la foglia di coca costa immensamente cara». Probabilmente Ericsson si riferiva al fatto che, con l’aumento delle eradicazioni della coca, il prezzo è salito enormemente. Ma evidentemente il signor Ericsson non conosce le regole della domanda e dell’offerta [se la produzione aumenta, il prezzo cala] oppure, come dicevano Vega e Cogorno, c’è dell’altro?Il 26 gennaio del 2005 dovrebbe essere una data da ricordare. Quel giorno, infatti, la Devida ha lanciato un comunicato in dieci punti per chiarire la posizione ufficiale sulla questione dello sfruttamento industriale della coca. Al punto 5, nel paragrafo finale, si dice: «La Coca Cola, azienda riconosciuta a livello mondiale per la produzione di bevande gassate, compra dal Perù 115 mila tonnellate di foglia di coca ogni anno e dalla Bolivia 105 mila tonnellate, con le quali produce, senza alcaloidi, 500 milioni di bottiglie al giorno» Avete letto bene. La Coca Cola compra foglie di coca, lo dice il governo peruviano. E questo giochetto le ha fruttato 13 miliardi di dollari di ricavi lordi nello scorso anno. Eppure, nel dicembre del 2002 la rappresentante messicana della multinazionale, Adriana Valladares, aveva detto che “Coca Cola non compra foglie di coca”.
NON USIAMO FOGLIE DI COCA
E il 17 dicembre  la portavoce della Coca Cola, Karyn Dest, consultata dal quotidiano messicano El Universal, diceva che «l’impresa non usa cocaina, non è mai stata parte dei nostri ingredienti». Cocaina no, ma foglie di coca sì, secondo il governo del Perù. Se ne potrebbe concludere che la logica dell’eradicazione della coca in Perù abbia dei parametri particolari. Perché se, come sembra, si tratta di eliminare la «coca illegale» e restringere il suo sfruttamento industriale ai prodotti che non contengono alcaloidi [rispettando la Convenzione di Vienna], viene permessa solo la coltivazione per usi tradizionali e quella necessaria a garantire alla Coca Cola il monopolio della produzione delle bevande. E il prezzo proibitivo di cui parla Ericsson? Serve forse a fare sì che solo Coca Cola possa comprare coca ?Nella cosiddetta «guerra contro le droghe» si dimostra ancora una volta che, tra bugie e mezze verità, c’è molto denaro in ballo. I cocaleros peruviani, che fino ad ora non ne hanno ricavato che morte e repressione, hanno dichiarato “patrimonio culturale” la foglia di coca nella regione di Huánuco.
BUSHITO ATTO SECONDO
Grandi manovre per garantire un secondo mandato al presidente Alvaro Uribe. Il 30 novembre il Congresso colombiano ha approvato un progetto di legge che consentirebbe la defezione di «Bushito», piccolo Bush, come viene chiamato confidenzialmente il presidente che fa da trincea all’espandersi di governi «fuori controllo» Usa in Sudamerica. Il Plan Colombia, nato come guerra «al narcotraffico» e cambiato in corso d’opera nella più attuale lotta al terrorismo, può finanziare la rielezione di Uribe. L’ambasciatore Usa a Bogotà William Wood ha detto: «Le Farc hanno 40 anni, il mandato presidenziale è di soli 4. Il popolo colombiano ricordi che la tattica delle Farc, di fronte a presidenti fermi e popolari come Uribe, è stata sempre di attenderne la scadenza dei mandato».
* Luis Gómez l’autore di questo articolo, Luis Gómez, è un giornalista boliviano. Scrive corrispondenze peri il quotidiano messicano la Jornada da La Paz ed è una delle firme più autorevoli di Narco News, una rete di reporter di «giornalismo autentico» che si occupa principalmente di «guerra alla droga e democrazia in America latina». Tra i collaboratori dei Narco News Bulletin c’era anche GaryWebb, il giornalista californiano che aveva vinto il Premio Pulitzer per un’inchiesta sui traffici di cocaina della Cia. Luis Gémez, che è da tempo un amico ed estimatore di Carta, ha recentemente scritto il miglior libro uscito in Bolivia sulla «guerra dei gas» a El Alto, la città satellite di La Paz. L’articolo che ci ha inviato è uscito su The Narco News Bulletin il 29 gennaio. Luis annuncia che proseguirà l’inchiesta.
fonte : http://www.disinformazione.it
Redatto da Pjmanc http:/ ilfattaccio

Corpo Pulito e Snello senza Sacrifici



Pronti per l'attesissima Prova Costume?
Come ogni anno pochi mesi prima dell'arrivo dell'estate, indistintamente tra maschi e femmine, ci si guarda allo specchio chiedendosi: "Come mi vedranno gli altri?"
Le prime uscite in costume servono a constatare l'effetto del proprio corpo difronte ad amici e sconosciuti; così istintivamente partono i primi commenti di invidia, narcisismo ed imbarazzo.

Perchè è sempre più difficile mantenere un corpo giovane e snello?

L'alimentazione incide sulla salute del corpo per almeno l'80%, il restante è da ricercarsi nelle cattive abitudini come alcol, tabacco, droghe, stress, vita sedentaria ecc..
Per quanto riguarda quel 20%, posso solamente consigliarvi di evitare il punto di auto-lesione; sull'argomento alimentazione invece c'è molto da lavorare.
Obesità, eccesso di grasso, cellulite, macchie della pelle, sono problematiche che colpiscono fasce d'età sempre più giovani; infatti è sempre più frequente vedere adolescenti sovrappeso, stanchi ed affaticati "dondolare" per strada!
La continua assunzione di proteine, colesterolo, grassi animali, antidolorifici, antibiotici e conservanti comporta il deposito di sostanze tossiche sulle pareti delle cellule, le quali con il tempo deteriorano creando un distacco tra queste, formando già da subito una massa adiposa di pelle e con il tempo il sorgere di gravi tumori; sono riconducibili anche altre patologie come arteriosclerosi, allergie, intolleranze, osteoporosi, ipertensione ecc..

In quali alimenti assumiamo sostanze tossiche?

Chiedi ad una mamma in quanto tempo si acida il suo latte, ti risponderà in poche ore!
-Ma allora come mai il cartoccio di latte che ho nel frigo si acida in una settimana? 

Ti sei mai chiesto come mai nell'elenco degli ingrenti contenuti nei prodotti alimentari, soltanto la metà sono comprensibili?
- Sicuramente leggessimo: ossa, zampe, zoccoli, orecchie, pelle, intestino, carcasse, gusci d'uovo, ecc.. non saremmo così propensi all'acquisto!
Tutti gli alimenti provenienti da lavorazione industriale contengono all'interno grandi quantità di conservanti e grassi animali provenienti dagli scarti della lavorazione, i quali non vengono smaltiti dall'organismo provocando gravi danni alla salute già dopo qualche anno.
I più grandi imputati sono gli elementi più presenti nella nostra alimentazione: Carne, Latte e Uova.
Nell'alimentazione degli animali da allevamento viene regolamente introdotta una grande quantità di conservanti, ormoni della crecita, antibiotici ed antidolorifici, sostanze non facilmente digeribili, serviranno poi ad allungare i tempi di deterioramento della carne di cui ci cibiamo. Peggio succede per gli insaccati, hamburger, polpette, salumi e tutti i prodotti a base di carne, i quali subiscono un secondo ciclo di conservanti che allunga ulteriormente i tempi di decomposizione del prodotto; infatti i salami possono essere lasciati fuori dal frigo per mesi senza diventare cibo per vermi.
Non sono esenti dai trattamenti anche i derivati quali Latte e Uova, i quali sono frutto di animali estemamente malati, mantenuti in vita grazie a farmaci ed alimentati con mangimi industriali tutt'altro che Bio!
Il Latte di mucca, per natura contiene ormoni della crescita che servono ad alimentare un vitellino che in pochi mesi acqusterà più di 300 Kg, immagina su un'organismo umano cosa può comportare... Non per niente i pediatri ne sconsigliano l'assunzione ai bambini di età inferiore ai due anni.
Le Uova hanno un'enorme carica energetica che assunta regolarmente provoca una vera overdose proteica, naturamente dannosissima al nostro organismo.
La costante assunzione di questi alimenti non fa ingrassare, fa GONFIARE!
Il World Cancer Research Fund (WCRF UK) mette in guardia tutti i consumatori di alimenti trattati, in quanto vi è uno stretto collegamento tra la "ciccia" e diversi tipi di cancro:

Cosa possiamo mangiare per non ingrassare?

Il primo passo per migliorare il nostro aspetto fisico è diminuire dal nostro pasto la quantità di derivati animali come formaggio, latticini, uova, dolciumi, merendine, maionese (di uova), ecc..
Inizia ad inserirli nel pasto solamente due volte a settimana, poi riduci ad una sola volta e quando te la senti eliminali del tutto.
Trovare un'alternativa per ogni alimento deve essere una cosa semplice e divertente
Con l'arrivo dell'estate sarebbe consigliato assumere tantissimi liquidi, prodotti freschi e Naturali.
Ad esempio:
-la nostra colazione può iniziare con una tazza di buon latte di soia (volendo con un po' di cacao) contornata da fette biscottate o biscotti senza uova; meglio ancora un buon thè rigenerante come il thè verde, o più semplicemente un frutto di stagione.
-Nei pasti aboliamo salumi ed insaccati, ed il formaggio può essere sostituito dal Tofu o da mozzarella di soia, (alimenti disponibili nei migliori supermercati e market Bio).
Pasta condita da sughi semplici e genuini, per chi non può rinunciare alla carne consigliamo di acquistarla solo in macellerie di fiducia ed assumerla massimo due volte a settimana.
Ai dolci è un peccato rinunciare, quindi prima di acquistarli accertiamoci che non abbiano all'interno Latte e Uova; meglio ancora se preparati in casa, ormai su internet è facilissimo trovare ricette prive di derivati!
-Durante la giornata sarebbe indicato mangiare frutta di stagione, magari una buona macedonia fresca ed energetica; ma anche solo un succo di frutta tenuto al fresco ci può aiutare ad arrivare alla sera senza crollare.
-Prima di coricarci una doccia con olii profumati, ed a seguire una tisana depurativa (calda o fredda) è l'ideale per "pulire" il nostro corpo da impurità e stress; una vasta gamma di tisane le possiamo trovare in erboristeria, dove sicuramente troveremo persone competenti che sapranno indirizzarci per una corretta scelta.
In una dieta equilibrata non occorre rinunciare a ciò che ci piace, è solo importante usare la testa al supermercato ed a tavola!
Seguendo questi consigli in pochi mesi noterete un piacevole miglioramento nel vostro aspetto fisico, di conseguenza vi sentirete più leggeri, meno affaticati e gonfi... provare per credere!

Ma alla grigliata come facciamo?

La grigliata in estate è assolutamente un rito a cui è impossibile mancare!
L'unico momento della settimana in cui possiamo incontrare tutti i nostri amici, ridere, riposarci, divertirci e riempirci per bene la pancia!
Gli ingredienti giusti sono un bel Sole, una buona Compagnia, abbondanti porzioni di alimenti da cuocere e perchè no, un bel bicchiere di vino...
Anche durante le nostre grigliate possiamo ridurre il nostro impatto sulla Natura al minimo.
I soliti accorgimenti è sempre bene ricordarli:
-lasciare il posto in cui abbiamo banchettato ESATTAMENTE come l'abbiamo trovato, e se prima di noi sono passate persone incivili che hanno lasciato rifiuti, ripuliamo anche i loro; sarà il nostro modo di ringraziare la Natura del bel posto che ci ha ospitato...
-accendere fuochi distanti almeno 3 metri da sterpaglie ed alberi, creare un piccolo muretto di pietre per "recintare" la zona di cottura, ricorda che il vento può trasportare tizzoni ardenti per metri ed in un'attimo innescare incendi devastanti; quindi prima di tornare a casa getta dell'acqua sulla cenere ancora calda.

Per quanto riguarda la nostra salute, è importante ricordare che non è salutare abbuffarsi di chili di carne in un solo pasto, comporta un apporto esagerato di elementi da digerire mandando letteralmente in TILT la digestione; pensa che per smaltire un così grande apporto di sostanze la digestione può durare fino a due giorni! Stomaco, intestino, reni e fegato sono i principali organi che patiranno la tua voglia di festeggiare, quindi anche per le tue scampagnate scegli gli alimenti giusti che non danneggino la tua salute.
-Ti sei mai chiesto cosa contengono all'interno wurstel, hamburger e cotolette?  
Sono i resti delle lavorazioni alimentari, tra cui pelle, zoccoli, carcasse, grasso, pelo, cervello, orecchie, tritate più volte con l'aggiunta di conservanti ed aromi al gusto di carne; quindi evita per il tuo bene di assumere "alimenti" che presto si trasformeranno in gravi malattie.
Se proprio non puoi fare a meno di mangiare carne, prediligi tagli che non hanno subito lavorazioni, e sopratutto che provengano da allevamenti non INTENSIVI (quindi non acquistarla al supermercato), poichè provengono da animali che a causa delle condizioni precarie degli allevamenti sono stati curati con forti dosi di antidolorifici e antibiotici.
Se invece la nostra compagnia di amici intende riunirsi e divertirsi mangiando cibi sani, naturali e senza uccidere nessun animale, allora possiamo sostituire la carne con moltissime alternative naturali!
- Hamburger di soia, hanno lo stesso gusto di quelli fatti di carne, con la differenza che contengono elementi vegetali che non fanno ingrassare.
- Crostini di pane abbrustoliti sulla piastra con l'aggiunta di condimenti dettati dal nostro gusto e fantasia, ad esempio olio, prezzemolo ed aglio tritato; sugo rosso con verdure di stagione precotte e tagliate a quadratini; patè di funghi o di olive, pomodorini freschi tagliati a cubetti con aceto balsamico, ecc.. ecc... ecc...
- Verdure grigliate, ottime, leggere, salutari e sopratutto senza grassi!
   Tagliate la sera prima peperoni, melanzane, zucchine, pomodori, a fettine e conservateli una notte in frigo in un contenitore con olio di semi, mezzo bicchiere di vino bianco, spezie, a chi piace un po' di pepe e peperoncino; il giorno seguente scaldate la piastra ed una volta calda grigliate la verdura condendola di tanto in tanto con il brodino delle verdure... Vedrete che bontà!
- Spiedini misti, abbinate le verdure più varie fino a creare golosi stecchi colorati..
- Insalatone miste, sbizzarrite la vostra fantasia e condite sul momento!
- Ananas alla piastra, ottime per concludere il pasto, tagliate a fette un'ananas e grigliatela con un po' di zucchero.

Questi semplici consigli permetteranno innanzi tutto di snellire e alleggerire il nostro fisico, inoltre riducendo il consumo di carne e derivati, diminuirà drasticamente il nostro impatto sulla Terra.
In Italia il 30% degli abitanti non mangia carne, ed il 5% ha escluso dalla propria alimentazione anche i derivati animali. Moltissimi studi medici comprovano livelli normali di colesterolo in soggetti vegetariani, inoltre malattie cardiovascolari, appendicite, artrite, asma, calcoli, cataratta, disturbi gastro-intestinali sono percentualmente ridotte almeno del 30% in coloro che hanno eliminato definitivamente la carne dalla propria dieta. (Dati tratti da Wikipedia)
Di seguito ai link consigliati troverete un'area discussioni dove attendiamo di conoscere le vostre esperienze e magari qualche altro suggerimento per dimagrire senza sacrifici!
A presto..


Tutta la Verità sulla Cotoletta di Pollo
Tutta la Verità sui Wurstel
La Carne fa Bene? 
Le Uova fanno Bene?
Il Latte fa Bene?