Cosmetici Pericolosi: Chi li Conosce li Evita


Se ti dicessi che il tuo schiumoso bagno schiuma è composto dai seguenti ingredienti:

Aqua, Paraffinum Liquidum, Cera Microcristallina, Glycerin, Lanolin Alcohol (Eucerit®), Paraffin, Panthenol, Decyl Oleate, Octyldodecanol, Aluminum Stearates, Citric Acid, Magnesium Sulfate, Magnesium Stearate, Parfum, Limonene, Geraniol, Hydroxycitronellal, Linalool, Citronellol, Benzyl Benzoate, Cinnamyl Alcohol...

Tu cosa mi diresti?
Sei un po' confuso, Vero? ... Come immaginavo...
E' questo il punto!

Questo articolo nasce dalla segnalazione di una lettrice che si lamentava della poca chiarezza degli ingredienti inseriti nei cosmetici per la cura del corpo, non tanto per se ma principalmente per i suoi figli.
Così, con ben poche nozioni di chimica mi son messo sotto per cercare di decifrare questi strani nomi che apparivano dietro i contenitori di saponi e detergenti che avevo in casa...
Nei mesi che hanno preceduto la pubblicazione di questo articolo ho perennemente avuto la sensazione che i proprietari delle multinazionali di cosmesi, valutino i consumatori come un branco di pesci pronti ad abboccare a qualunque caxxxta proposta attraverso una subdola, ingannevole e mirata pubblicità...
Ma questa rimane soltanto la mia opinione!
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su COSA ci spalmiamo mentre pensiamo di farci belli.

Lo faremo attraverso un linguaggio semplice ed intuitivo, presumendo che non tutti i nostri lettori siano laureandi in chimica!
Il nostro fine non sarà farti buttare tutto ciò che hai in casa, ma informarti se tra i prodotti che utilizzi più spesso vi siano contenute sostanze potenzialmente tossiche per il tuo corpo.
Se quando finirai di leggere l'articolo ritornerai con i tuoi cosmetici in mano a confrontare i nomi degli ingredienti, vorrà dire che avremo fatto un buon lavoro!

Come faccio a capire l'etichetta del mio prodotto?

Per ogni prodotto cosmetico immesso sul mercato vi è l’obbligo di riportare sulla confezione l’elenco di ingredienti che esso contiene.
Per indicare tale elenco si utilizza l’acronimo INCI, che sta per “International Nomenclature of Cosmetic Ingredients”, ovvero “Nomenclatura Internazionale degli Ingredienti Cosmetici”. Ogni cosmetico ha il suo INCI e l’etichetta riporta la lista degli ingredienti contenuti nel prodotto, in ordine quantitativamente decrescente. Al primo posto verrà dunque indicato l’ingrediente presente nella percentuale più alta e gli altri verranno poi indicati a seguire, sempre in base alla relativa percentuale.
L’INCI rappresenta uno strumento di conoscenza e di tutela di capitale importanza; è l’unico mezzo a nostra disposizione per attuare un consumo realmente consapevole dei cosmetici che acquistiamo, dal momento che esso ci indica quali principi attivi sono presenti in un determinato prodotto cosmetico e in quali quantità, in maniera tale da poter valutare se il prodotto possa essere dannoso per il nostro organismo o per l’ambiente e in quale misura.


Perchè devo informarmi prima di acquistare una marca di fiducia?

Qui non si tratta più di allarmismo ma di precauzioni per la propria salute!La nostra pelle per natura possiede una funzione antimicrobica, in quanto il suo film idrolipidico impedisce che i batteri e i funghi possano penetrare all'interno; ha inoltre la capacità di protezione contro qualsiasi tipo di trauma.


In quest'ultimo decennio si è valorizzato molto di più il ruolo della pelle, in quanto si è scoperto che essa ha la capacità di assorbire ossigeno ed anidride carbonica più di quanto pensassimo; quindi è importantissimo lasciare immutata questa sua proprietà traspirante.
In questo articolo scopriremo che nel 90% dei prodotti cosiddetti "di Marca" sono contenuti moltissimi agenti potenzialmente tossici che possono irritare la pelle, gli occhi o il tratto respiratorio e perfino causare dermatiti, allergie e con il tempo aprire la strada al cancro.
Moltissimi ingredienti scelti oggi per comporre shampi, balsami, bagni schiuma, gel, creme, fondo tinta, struccanti, lucida labbra, deodoranti, solari... contengono elementi raffinati dai siliconi e dal nero petrolio!
Si tratta di prodotti chimici nati nei laboratori, che da un punto di vista della ricerca scientifica sono indubbiamente evolutivi, ma dal punto di vista salutare sono l'esatto opposto.


Di quali sostanze devo diffidare?

Occorre innanzi tutto precisare la regola universale su cui si basa la verità: "Tutto è relativo"; quindi è importante dare un giusto peso ad ogni sostanza che andremo a ricercare.
Serve quindi valutare il reale impatto di ogni singolo elemento, se può creare reazioni chimiche a contatto con altri ingredienti e sopratutto la percentuale inserita nella confezione.
Si apprende dall'indispensabile Biodizionario di Fabrizio Zago che al momento sono conosciute 6205 sostanze che possono essere impiegate nel mondo della cosmesi, delle quali le organizzazioni governative mondiali hanno ammesso che almeno 1000 sono ritenute tossiche per il sistema nervoso e per l'organismo.
Ho deciso così di inserire i principali elementi o "veleni" che vengono utilizzati più spesso nella produzione di cosmetici e prodotti per il corpo:


Petrolati e Derivati:

I petrolati sono una classe di composti ricavati dal petrolio per distillazione o raffinazione; in commercio possiamo riconoscerli secondo diversi nomi trai quali: OLIO MINERALE (mineral oil), PETROLATUM, PARAFFINUM LIQUIDUM, PEG, PPG e VASELLINE o VASELLINA.
La paraffina si presenta come una massa cerosa, biancastra, insolubile all'acqua, anche utilizzata oltre che nel mercato cosmetico per la produzione di candele, lubrificanti, per la patinatura della carta e persino gomme da masticare.
Nel settore della cosmesi è molto apprezzato per la sua funzione "filmante", ha infatti la proprietà di avvolgere ed isolare in una patina invisibile la pelle del corpo, presentandosi al tatto morbida, vellutata, levigata e liscia, esattamente come promesso dalla pubblicità!
Immagina ora gli effetti di una pellicola trasparente posta sulla tua bocca; la stessa sensazione di soffocamento avviene ai pori della pelle che trovandosi isolate dall'aria, cessano il loro lavoro provocando un terrificante ed inarrestabile effetto a catena.
La paraffina ha la proprietà di creare una pellicola trasparente attorno alla pelle rendendola soffice e morbida al tatto, in realtà si tratta di una falsa sensazione di benessere perchè una volta svanito l'effetto siete costretti ad applicare nuovamente lo stesso prodotto, dando vita ad un effetto a catena con risultati sempre peggiori.
Tappando il respiro alla pelle non si avrà mai una reale idratazione ma anzi una sospensione al normale metabolismo cellulare.
Secondo molti studi clinici, il Paraffinum Liquidum favorirebbe l'occlusione dei follicoli piliferi, facendo sì che sebo, polvere, batteri ed impurità si annidino e formino gli odiati punti neri.
Esistono ricerche che mettono in relazione i petrolati con la comparsa dell'herpes labiale; tuttavia non esiste ancora una prova scientifica che possa concretizzare tale teoria.


La conferma che i derivati del petrolio siano onnipresenti l'abbiamo leggendo gli ingredienti dei fazzoletti della nota marca Tempo Complete Care, la quale declina ogni responsabilità avvertendo il consumatore con il messaggio: "Evitare il contatto con gli occhi". 
Informazione alquanto inusuale da leggere dietro un pacchetto di fazzoletti! 
Il tutto è spiegato dal fatto che la nota multinazionale nei messaggi pubblicitari fa leva sulle proprietà benefiche dell'eucaliptolo e sulla preziosa funzione emolliente dei propri fazzolettini, non specificando però che gli olii essenziali, come  elementi del calibro del Petrolatum, Mineral Oil, hexyl cinnamal, limonene, hydroxyisohexyl 3-cyclohexene carboxaldehyd, buthylphenyl methylpropional, abbiano come contro-indicazioni l'irritazione della pelle, degli occhi e talune volte anche allergie da contatto
A proposito dell'eucalipto, l'agenzia francese per la sicurezza dei prodotti cosmetici ha segnalato che alcuni oli essenziali, tra cui proprio l'eucalipto, possono avere effetti neurologici dannosi per i bambini, specialmente se di età inferiore ai 3 anni. La Francia ha ben specificato tramite una legge a tutela dei bambini, che questi elementi sono banditi da qualunque prodotto a loro dedicato.


Aluminum

E' molto utilizzato nei cosmetici con proprietà antitraspiranti ed antibatteriche, sopratutto in quelli che garantiscono un'effetto di lunga durata.
Per una corretta informazione è bene specificare che questo elemento è altamente tossico solo quando viene legato con specificati componenti, individuati come:

  ALUMINUM CHLORIDE
  ALUMINUM CHLOROHYDRATE 
  ALUMINUM DICHLOROHYDRATE  
  ALUMINUM ZIRCONIUM TRICHLOROHYDREX GLY

Sulla base del fatto che la sudorazione del corpo è essenziale per la nostra sopravvivenza, si intuisce che tutto ciò che limita la traspirazione dello stesso possa con il tempo degenerare in malattie.
Diversi studi mettono in evidenza la correlazione dell'utilizzo a lungo termine di sostanze contenenti Aluminum con gravissime patologie quali il morbo di Alzheimer ed il cancro al seno.
Purtroppo ad oggi la scienza non ha potuto ancora confermare totalmente questa ipotesi, quindi possiamo consigliarvi di evitarne il più possibile l'utilizzo o almeno limitarne l'applicazione.

Benzil Salicylate

Il Benzil Salicato è uno dei componenti dell'olio essenziale di gelsomino, ylang ylang e neroli, una fragranza contenuta in molte profumazioni utilizzate per rendere più gradevoli un'ampia tipologia di prodotti cosmetici.
Agli inizi del secolo scorso veniva utilizzata come filtro UV, ma a causa delle sue scarse proprietà di assorbimento delle radiazioni UV venne presto sostituito con le moderne creme solari.
Questo elemento è inserito nella lista delle 26 fragranze considerate allergizzanti ed è inoltre associato alle dermatiti da contatto; ciò nonostante è considerato un ingrediente bio-ecologico dalla ICEA (Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale), pertanto ammesso nei cosmetici bio-ecologici (quando non ha provenienza sintetica).

Dimethicone


Il Dimethicone è un derivato del silicio ed è un tipo di silicone molto gradito all'industria cosmetica per la produzione di creme, lozioni, detergenti, shampoo, balsami e molto altro ancora...
I siliconi derivano totalmente dalla sintesi chimica, nell'INCI è abbastanza facile riconoscerli perchè i loro nomi terminano sempre con i suffissi -one o -xane, ed il loro ruolo è molto simile a quello dei petrolati. Entrambi hanno in comune l'inconveniente di essere comedogeni, ovvero un frequente utilizzo può provocare la comparsa di comedoni e punti neri.
I siliconi vengono aggiunti spesso a gel, balsami, sieri per le doppie punte, prodotti per il trucco, lozioni e creme con effetto liscio; in realtà creano una maschera "plasticosa" sulla pelle o attorno al capello, dando l'impressione di un'effetto liscio, lucito e levigato, nascondendo anche le doppie punte.
Il risultato è una pelle soffocata che alla scomparsa della pellicola si presenterà secca e sciupata; grazie a questo effetto, il produttore è consapevole di legare il consumatore ai propri prodotti di bellezza, costringendolo a continue applicazioni. Un effetto "Vinavil" breve ma intenso, il quale alla sua scomparsa riporta allo stato iniziale la zona trattata e talune volte la peggiora irrimediabilmente.Studi clinici affermano che il Dimethicone non è tossico per la pelle ma non è consigliabile applicarlo su pelli irritate, infiammate, scorticate o in presenza di ferite da marginare, se si vuole favorire il drenaggio della stessa.

Diffidate quindi dalle pubblicità ingannevoli, le quali mostrano bellissime ragazze o ragazzi dal fisico lucido e levigato e dalla pettinatura soffice e perfetta, perchè al termine dello spot pubblicitario come nella favola di Cenerentola, per magia torna tutto come prima, facendoli tornare belli ma normali!
Sfatiamo il mito delle lozioni miracolose; il corpo rimarrà giovane e bello se lo tratterete come tale.


Monoethanolamine (MEA), Triethanolamine (TEA), Diethanolamine (DEA)



Nell'INCI le riconosciamo subito con l'acronimo MEA, TEA e DEA, che messe a confronto con gli altri ingredienti saltano subito all'occhio per la semplicità del loro nome.
Alla stessa categoria appartengono Cocamide DEA/TEA, Olemide DEA/TEA, Lauramide DEA/TEA, TEA-Lauryl Sulfate, che vengono utilizzati per la composizione dei cosmetici dedicati all'igiene, più usati oggi in commercio.
Si tratta di composti sfruttati come tensioattivi, i quali posseggono tanti benefici quanti malefici.
Il suo ruolo principale è quello "schiumogeno", infatti è l'ingrediente segreto per creare quella magnifica, spumosa ed avvolgente schiuma su tutto il corpo. 
Seguono poi le proprietà detergenti, quindi di rimozione accurata dello sporco e quella "bagnante" che permette di ridurre la distanza tra grasso corporeo e superfice cutanea.
 
L'altro lato della medaglia contrasta ampiamente le sue proprietà avvolgenti facendo sorgere il principale problema, i tensioattivi hanno infatti la capacità di penetrare facilmente nella pelle dando vita a fastidiose irritazioni, acne, forfora e alla disidratazione della zona trattata, non per ultimo alla formazione di nitrosamine, sostanze tossiche e potenzialmente cancerogene; nel curriculum delle nitrosamine vi è un'associazione con i tumori allo stomaco ed all'esofago in campo alimentare; non estiste ancora una correlazione diretta con malattie gravi ma il consiglio è di evitare di spalmarsele sul corpo.
E' vero che la schiuma attorno al corpo è assolutamente rilassante e rigenerante, ma prima di acquistare una nuova confezione di bagno-doccia farei MOLTA attenzione alla presenza dei nomi DEA, MEA e TEA; a quel punto me ne terrei alla larga...  

Propylene glycol

Propylene glycol... l'ho visto su alcune confezioni e dal nome non mi suona niente di male, poi apprendo da Wikipedia che si tratta di un potente solvente derivato dalla lavorazione del petrolio con interessantissime applicazioni, per esempio negli aeroporti è apprezzato come potente decongelante, non disdegnato per la preparazione dei moderni anti-gelo per motori, per le vernici acriliche, liquidi per freni, stucco per piastrelle, per le paste sigillanti, per il lucido da scarpe; il Glicole Propilenico è inoltre un portento nello sciogliere il grasso in generale tantè che spesso e volentieri è il componente principale dei detergenti per la casa.

...Mmm... Interessante... Ma che cosa ci fa nei cosmetici?

Naturalmente in cosmesi è utilizzato in percentuali molto inferiori, però la sua azione di solvente svolgerà un'azione silenziosa sulla nostra cute restituendo immediatamente una pelle liscia come fosse nuova, il lato negativo è che danneggia le membrane cellulari sciogliendo ed eliminando tutto il rivestimento protettivo di grasso presente sull'epidermide, esponendo così la pelle a possibili traumi come la comparsa di acne, irritazioni, disidratazione ed allergie.



Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth [Ether] Sulfate (SLES)


Mentre per le precedenti sostanze occorreva fare attenzione alla loro presenza nell'INCI, per quanto riguarda il Laurilsolfato di Sodio esso è utilizzato nei cosmetici come fosse la farina per il pane!
Il 90% delle marche "da supermercato" utilizza questo componente, principalmente per il suo costo irrisorio ed in secondo luogo per le sue forti proprietà schiumogene.
Da anni medici, chimici, e studiosi si confrontanto sui rischi e sulla pericolosità si questo elemento inserito nei cosmetici; per ora possiamo affermare che non vi sono dati certi che comprovino una seria pericolosità, però...
-Il Sodium Lauryl Sulfate fa parte della famiglia dei tensioattivi ed è catalogato con il bollino giallo dal Biodizionario. Sostanza molto utilizzata per produrre detersivi, shampoo, bagno schiuma, dentifrici, schiuma da barba e sapone; esso, oltre a generare molta schiuma a contatto con l'acqua, ha la capacità di penetrare facilmente tra lo sporco ed il grasso depositato sull'epidermide facilitandone la rimozione con il conseguente risciaquo. L'altro lato della medaglia è che il frequente utilizzo impedisce alla pelle di "ripararsi" nuovamente con uno strato di grasso protettivo, esponendola a tutti gli agenti esterni come caldo, freddo, inquinamento, sostanze chimiche, sporcizia, batteri, pollini, ecc... Tutto ciò può favorire la formazione di dermatiti, allergie, acne, irritazione e disidratazione.
All' SLS si attribuiscono attributi tutt'altro che BIO, poichè è difficilissimo da smaltire e causa seri danni alla fauna acquatica (che poi mangiamo...).
A titolo informativo ci teniamo a prescisare che il Sodium Lauryl Sulfate è accusato di essere potenzialmente cancerogeno ed inoltre generare complicazioni embrionali, vascolari e polmonali. (..Leggi il link Disinformazione.it), ma queste ipotesi devono ancora essere comprovate dalla comunità scientifica.
Il Sodium Laureth Sulfate, possiede la stessa composizione del SLS con l'aggiunta di un PEG, che è un derivato del petrolio. Il SLES è oggi uno dei componenti più utilizzati dalle multinazionali di cosmesi grazie al suo costo irrisorio ed alla semplicità di preparazione. E' un componente molto meno aggressivo rispetto al Sodium Lauryl Sulfate, ciò nonostante sarebbe meglio evitarlo dato che è pur sempre un elemento di composizione chimica.


Esistono Alternative?


Per tutto esiste un'Alternativa, basta cercarla!
L'igiene è uno dei fautori del prolungamento della vita media della nostra specie, quindi è indispensabile. E' anche indispensabile lavarsi e curarsi nel modo adeguato e per farlo occorre fare attenzione ad alcuni accorgimenti, primo tra tutti la composizione del cosmetico che ci stiamo per spalmare addosso.
E' essenziale evidenziare il fatto che le grandi marche, che hanno colonizzato il mercato, per tenere il prezzo basso sono costrette ad inserire nei loro prodotti elementi di bassissima qualità; visto da un'altra ottica siamo noi consumatori a richiedere la qualità di ciò che acquistiamo; come dice il detto - A domanda, risposta - Uno dei momenti di maggior imbarazzo è quando per stress o per caldo sudiamo, l'effetto "pezzato" è esteticamente un disagio sia dal punto di vista visivo che poi olfattivo.
Per ridurre al minimo questo disturbo è bene ricordare che si può ricorrere (naturalmente quando possibile) ad accurati lavaggi con sapone ed acqua fredda e con lievi applicazioni di borotalco, questo permette di asciugare momentaneamente il sudore in eccesso ed evitare cattivi odori. Se non possiamo farne a meno, esistono sul mercato deodoranti delicati a base di elementi biologici e naturali, certo non saranno aggressivi come i concorrenti industriali ma eviteranno di arrossare la pelle.
Un'altro utile consiglio è quello di non farci incantare da pubblicità subdole ed ingannevoli, ognuno di noi deve essere autonomo nella propria scelta, senza farsi imporre la decisione dalle multinazionali.
Un po' nascosti tra gli scaffali dei supermercati abbiamo notato che "I PROVENZALI" e "BIO INTIMO" posseggono un INCI da bollino verde.  
Purtroppo non si ha mai la certezza che una marca di fiducia, piuttosto che un negozio offra prodotti naturali, quindi è essenziale imparare a conoscere e capire l'INCI di ogni prodotto, così da tutelarsi con il proprio cervello e non con quello di altri...

E' importante inoltre sottolineare che la percentuale di elementi sopracitati inserita nelle composizioni non è sempre la medesima quindi gli effetti negativi possono essere variabili da marca a marca; è anche vero che, per una legge universale chiamata la "legge dell'accumulo", piccolissime quantità sommate tutti i giorni, con il tempo restituiranno tutto indietro, causando danni a volte irreparabili.

Il messaggio che vogliamo inviarti è di smettere di brancolare nel buio fidandoti ciecamente di tutto ciò che propone la pubblicità, e di aprire gli occhi sui reali pericoli di oggi e sui potenziali di domani INFORMANDOTI e DOCUMENTANDOTI riguardo ogni aspetto della Tua Vita.
Sarebbe interessante conoscere anche la tua considerazione su questo argomento, magari puoi condividere i tuoi consigli con gli altri lettori, e per farlo in fondo all'articolo è riportata un'area commenti dai quali possono nascere interessanti dibattiti...