I casi di violenza umana contro gli animali non sono purtroppo una novità e in ogni parte del mondo, ciclicamente, accadono episodi orribili e dalla Polonia arriva oggi una notizia veramente scandalosa. Un uomo, che è stato condannato a 6 mesi di reclusione, abusava sessualmente del cane di famiglia.
L’uomo è stato scoperto e denunciato dalla sua stessa figlia ed ha ammesso poi di aver violentato ripetutamente il cane della sua famiglia.
I giudici polacchi di Zakopane hanno condannato Wladyslaw Dolowski, di 64 anni, a sei mesi di carcere, anche se per un atto così perverso, probabilmente è una pena troppo blanda. L’uomo è stato scoperto in flagranza di reato dalla figlia, sconvolta dai lamenti del cane, che urlava di dolore, rinchiuso all’interno del garage di suo padre. La donna si è detta disgustata da un atto che per suo padre era ormai una routine, visto che ha ammesso di abusare del suo cane sia in garage che nella sua camera da letto.
Questo caso di violenza è molto simile alla triste storia di Bull, un cane di nove anni ritrovato a Roma in strada, dopo essere stato seviziato e stuprato violentemente e poi abbandonato in fin di vita senza pietà. Una crudeltà quasi assassina, ma per fortuna alcuni volontari lo hanno ritrovato – più morto che vivo – e lo hanno salvato facendolo curare d’urgenza. Nonostante le condizioni disperate, i medici veterinari romani sono riusciti a salvare Bull. Il cane aveva subito sevizie così feroci che i medici gli hanno dovuto ricostruire l’ano e amputargli il pene.
Speriamo che il cane polacco così come Bull guariscano presto e soprattutto che vengano affidati a dei padroni responsabili ed amorevoli, in grado di ricambiare il profondo affetto che il migliore amico dell’uomo sa donare incondizionatamente
Fonte: Attualità Tutto Gratis
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