A Pasqua Salva Un Agnello - Investigazione di Animal Equality



Il 23 marzo l’associazione internazionale Animal Equality ha lanciato la sua seconda investigazione sotto copertura in Italia per documentare la reale condizione degli agnelli negli allevamenti ovini e nei macelli. Ogni anno in Italia vengono uccisi 4 milioni di agnelli di cui 800.000 muoiono proprio nella settimana di Pasqua. Ognuno può sottoscrivere il proprio impegno non consumando l’agnello o chiedendo ai supermercati di non vendere la loro carne, compilando i format creati dall’associazione.


Gli attivisti di Animal Equality (AE), sotto copertura con diverse ore di filmati e 100 immagini scattate negli allevamenti di ovini e nei macelli in diversi parti d’Italia, hanno documentato la violenza fisica e psicologica verso gli agnelli, ribadita anche da numerosi esperti ai quali è stato chiesto un parere dopo aver fatto visionare loro il video.
Roberto Marchesini, etologo e fondatore della Scuola di Interazione Uomo-Animale (SIUA) ha dichiarato: “Guardando questo filmato ho avuto la netta sensazione di assistere a un girone dantesco, un inferno che purtroppo abbiamo costruito noi umani, un atelier di mostruosità di cui noi siamo produttori, registi e protagonisti. Gli agnelli ancora pienamente coscienti agganciati di fianco ad altri agnelli con la gola recisa, con il sangue che gocciola su di loro, mi ricorda il quadro di Giotto dedicato a Satana presente nella Cappella degli Scrovegni”.
Nel video in fondo all’articolo (la visione delle immagini contenute è particolarmente cruenta, ndr) vediamo agnelli e pecore rinchiusi per molte ore in spazi angusti che arrivano a calpestarsi a causa del forte stress e nervosismo, animali lasciati morire senza cure veterinarie, in stato di ipotermia e in condizioni igienico-sanitarie pessime, un agnello morto da diversi giorni in stato di evidente decomposizione lasciato all’aria aperta a contatto con altri animali che potrebbero essere contaminati da germi patogeni. “I corpi in decomposizione attirano i vermi e possono diffondere malattie” dichiara Lorelei Wakefield, fondatrice della University of Pennsylvania Veterinary Animal Welfare Society, Usa. Lorelei continua dicendo “purtroppo gli agnelli che vediamo in questo filmato sono vittime di stress e sofferenza evitabili. Trattare gli animali in questo modo, legarli e appenderli in stato di completa coscienza, è terribilmente stressante e fonte di grande paura”.

5 Motivi per trascorrere una Buona Pasqua!

agnello primavera


800 mila cuccioli uccisi solo per il periodo pasquale. Sono cifre spaventose quelle che documentano l'autentico massacro perpetrato nel nostro Paese, l'Italia, ai danni degli agnelli, costretti, nella loro breve vita, a subire sofferenze indicibili e gratuite, in ossequio a un'anacronistica e crudele tradizione.
Animal Equality, proprio per invitare l'opinione pubblica alla riflessione su quanto accade a questi giovanissimi animali, svela attraverso fotografie e filmati, sconsigliati a chi non ha uno stomaco forte, cosa accade agli agnelli in diversi allevamenti e macelli italiani. Per più di un anno, infatti, gli attivisti sotto copertura hanno filmato scene mai viste prima, scioccanti e reali di quanto accade a questi cuccioli di appena un mese di vita, uccisi per diventare cibo 'tradizionale' sulle tavole degli italiani, anche e soprattutto in questo periodo prossimo alla Pasqua.




Cosa hanno scoperto? Cose orribili, che dovrebbero convincere anche i più scettici a non mangiarli:
1) Per cominciare, un agnello lasciato morto all'aperto per giorni e giorni, in avanzato stato di decomposizione, in un recinto a contatto con altri agnelli e pecore (con grande rischio di contaminazione per tutti gli altri animali).
2) Agnelli e pecore rinchiusi per ore in spazi molto ristretti, costretti a calpestarsi per il nervosismo e lo stress, senza cure veterinarie, in stato di ipotermia perché all'agghiaccio, in condizioni igienico-sanitarie pessime, in alcuni casi prossimi alla morte.
3) Agnelli sottoposti alla 'pesatura', una pratica illegale in cui gli agnelli vengono legati, issati per i carpi e pesati in gruppi, che può portare lesioni come strappi muscolari e dei legamenti
4) Addetti e allevatori che maneggiano gli animali con noncuranza e violenza, prendendoli per il collo o trascinandoli da terra con veemenza e persino lanciandoli per caricarli sui camion.
5) Questo negli allevamenti. E nei macelli? Beh, qui la situazione è anche peggiore: in uno di questi, specializzato nella macellazione dell'agnello, gli animali vengono radunati in recinti limitati da grate metalliche, molto stretti. Stressati e spaventati si ammassano l'uno su l'altro urlando e rimangono spesso impigliati nelle grate, ferendosi, nell'attesa di essere uccisi.
6) Secondo Animal Equality, l'elettronarcosi (l'applicazione di corrente elettrica per stordire l'animale e renderlo incosciente) non viene utilizzata correttamente ed è evidente dalle immagini che gli animali non vengono storditi del tutto. Al momento dello sgozzamento, quindi, sono ancora coscienti di cosa gli stia accadendo, scalciano e si dimenano fino alla morte, che sopraggiunge per dissanguamento.
La cosa peggiore è che si tratta, precisa l'associazione, di scene di violenza diffuse e non di casi isolati. Alla luce di queste testimonianze raccolte, Animal Equality denuncia pubblicamente all'opinione pubblica la crudeltà inflitta agli agnelli e lancia una campagna informativa attraverso il sito Salva un agnello dove si invita a prendere posizione contro queste violenze, impegnandosi a scegliere di non consumare un prodotto come la carne d'agnello, risultato di così tanta sofferenza, oltre che chiedere concretamente ai supermercati di evitare la vendita di questi prodotti.
Perché una vera Pasqua cristiana non può tollerare lo spargimento di tanto sangue e sofferenza. Facciamo pace anche nel piatto, per non essere complici né di questo, né degli altri orribili massacri di creature innocenti. 
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A questo punto non importa riconoscersi "carnivori" o "vegetariani", ma soltanto di non partecipare ed evitare a tutti i costi una spietata strage.






Zoofilia: il governo tedesco vuole impedire a quest'uomo di fare sesso col suo cane


Michael Kiok con il suo cane/partner sessuale.
Fare sesso con gli animali non è una cosa così rara e illegale come potreste aspettarvi (o come speravate, dopo aver visto il nostro documentario sugli asini colombiani). Lungi dall'essere un'esclusiva di granulosi video online e di riviste porno, in Germania la pratica è considerata legale fin dal 1969. Dal momento che reca danno a chiunque vi venga coinvolto—e alla luce dei dati per cui nel Paese morirebbero ogni anno 500.000 animali per pratiche sessuali estreme—il Parlamento tedesco sta elaborando una legge che dovrebbe bandire la zooerastia per metà dicembre, rendendo la trasgressione punibile con una multa di 30.000 euro.

Zoofilia: la donna che addestra i cani a fare sesso con gli uomini


Vi presento Anna, una prostituta ucraina originaria di Odessa ora residente in Olanda. Dopo che ci siamo conosciuti in una chat porno, ha cominciato a raccontarmi tutta la sua vita—come è arrivata qui, cosa rende i russi i clienti peggiori, e perché ci siano dei cuccioli adorabili che vivono nel suo cottage di Rotterdam. 
VICE: Anna, come sei entrata nel giro della prostituzione?
Anna: Sono ormai trent'anni che lavoro come prostituta. Ho lavorato 15 anni in Ucraina e poi sono emigrata in Olanda. Poco dopo il matrimonio, mio marito mi ha sorpresa a letto con un altro. Realizzando che ero incline a questo genere di cose, ha deciso di usare il mio corpo per fare carriera. Così ho iniziato a diventare intima con i suoi capi, e più avanti con i suoi soci finanziari. 
E guadagnavi?

Tutta la Verità sulla Carne



Carnivori o Vegetariani?
Perchè questo argomento è così sentito?

Tutti quanti sentiamo la necessità di un radicale cambiamento nella nostra società.
Nemmeno più la censura dei media può negare che la Natura ci stia dando l'Ultimatum, basta ascoltare qualsiasi TG per accorgersi di quanti disastri naturali è colpita la Terra: alluvioni, tornado, nevicate devastanti, vulcani, terremoti, ecc.. sono tutti segnali che evidenziano
 il malessere di un Pianeta che non ci vuole più.
Come direbbe un vecchio saggio: "Se vuoi Cambiare il Mondo, devi prima Cambiare Te Stesso". 

Qual'è la conoscenza generale sulla nostra alimentazione?

Quando parliamo di alimentazione ci piace salire in cattedra e fingerci professori, in particolare poi sul tema della carne ne diciamo di tutti i colori: -L'Uomo è Carnivoro ma può mangiare solo alcune specie animali che non siano considerate domestiche o di compagnia, in tal caso si tratta di assurda malvagità e brutale cattiveria.
-Gli Animali sono stati forniti dalla Natura per porterci sfamare, senza di loro saremmo già morti!
-Gli Animali sono senza cervello e di conseguenza non soffrono il dolore e la morte, anzi!
-Se il Leone non è considerato Assassino, perchè lo devo essere io che mangio carne come lui?
-L'Uomo un tempo non era carnivoro, ma con l'evoluzione lo è diventato!
-Non importa se l'Uomo è Carnivoro o No, se smettiamo di mangiare animali troppe persone perderanno il lavoro.
-La carne non fa bene, ma se mangiata con moderazione non succede niente.
-Non è scientificamente provato, quindi non si può ancora dimostrare. Nel frattempo la mangio.
-Senza le proteine della carne si muore.
-Se fai sport devi mangiare carne.
-Ecc... Ecc.. Ecc...

Allora qual'è la Natura dell'Uomo?

Lo ammetto, è umiliante dirlo ma sono convinto che le altre specie animali, nei loro discorsi, ci prendano in giro dicendo: "Ma quanto è stupido l'Uomo, per non capire di che Natura fa parte?!?"
Anni e anni di studi non hanno portato a niente.

Meglio scheda bianca o nulla?




Viste le mie intenzioni di non voto, mi sono un po' informato su internet qual'è il non-voto migliore. Ho subito notato che c'è una gran confusione. Tra le decine e decine di pagine lette, questa mi sembra la più attendifile e informata, la più realistica. Trattandosi di votazioni politiche, infatti, tutte le risposte che citano il quorum penso si possano a ragione trascurare.

Da sempre faccio servizio elettorale. Le schede bianche e quelle nulle non vengono assegnate a nessuno. Se i votanti sono 10 e 5 votano per il partito A e 2 per il partito B, 2 votano bianca e una è nulla, nelle quadrature finali, 5 voti saranno assegnati al partito A e 2 al partito B. In altri campi verranno registrate 2 schede nulle e 1 bianca. Questo serve per incrociare i dati (numero di elettori votanti, numero schede votate, voti assegnati, registro degli elettori, ecc). La definizione di scheda nulla è stata una conseguenza necessaria per risolvere il problema della non chiara espressione di voto da parte dell'elettore (segni apposti su più preferenze) oppure segni chiari di riconoscimento che l'elettore ha voluto dare soprattutto nel caso in cui si voglia dimostrare al proprio "padrone" che si è votato per lui. Poi che la scheda venga usata appositamente per insultare oppure scrivere dissensi.. Personalmente ne ho viste tante ai seggi, alcune di impressionanti e come ha già detto qualcuno, consiglio, nel caso si desideri non dare la propria preferenza ad alcuno, di annullare la scheda con una croce gigantesca che non attraversi alcun simbolo. Detto questo, anche se bianca o nulla è teoricamente la stessa cosa, in quanto ambedue non vengono considerate e l'assegnazione dei seggi è fatta sulla base dei voti validi, la scheda bianca esprime un voto del genere "mi sta bene tutto, fate un po' quello che volete", mentre annullare la scheda è un'azione più pesante, perché esprime scontento, e manifesta una volontà molto precisa: "non voto nessuno".

Video Scandalo - Come Viene Prodotto il Kebab


Intestino, polmoni, cuore, lingua, occhi, scarti di macelleria, ossa, denti, sale e grasso animale. Non, no è la ricetta della zuppa di una strega ma gli ingredienti della “carne” di un Doner Kebab.
Una moda spopolata in tutta Europa, il kebab è diventato il fast food più diffuso, da Londra a Barcellona, Roma, Berlino, Parigi, milioni di persone lo mangiano ogni giorno, senza sapere che cos’è e quanto pericoloso è per la salute.








Crudeltà su Animali e Violenza Domestica Interpersonale




“Certo, l’abbiamo capito – le persone che picchiano i propri figli picchiano anche i propri cani, le persone che picchiano i propri cani picchiano anche i propri figli – è tutto collegato”. (Ben Click, Capo della Polizia, Dallas, Dipartimento della Polizia del Texas)
Dagli anni 70 in poi sono state effettuate numerose ricerche per studiare il rapporto tra crudeltà sugli animali e violenza interpersonale.
Queste ricerche, compiute principalmente negli USA, hanno dimostrato che:
-Più del 70% delle donne abusate tra le pareti domestiche riferisce che i loro maltrattatori hanno minacciato di ferire o uccidere i loro animali domestici o l'hanno fatto.
-Più del 30% delle donne maltrattate con figli riferisce che i loro figli hanno ferito o ucciso animali domestici.
-Tra il 25 e il 50% delle donne maltrattate nelle pareti domestiche, ritarda l'abbandono della situazione di abuso per timore di quello che potrebbe accadere agli animali domestici lasciati soli in quella situazione. Questo vale soprattutto per le donne senza bambini.
-Il 40% delle donne maltrattate riferisce che sono state costrette a prendere parte ad atti sessuali con animali come parte del mantenimento dello stato di terrore domestico.
-Circa il 50% degli stupratori ha commesso atti di crudeltà verso gli animali da bambino o da adolescente.
-Il 30% dei molestatori di bambini ha commesso atti di crudeltà verso animali da bambino o da adolescente.
-Il 15% degli stupratori stupra anche animali.
-Nell'80% delle case in cui le agenzie di protezione animale statunitensi hanno rilevato abusi o trascuratezze su animali ci sono state precedenti indagini da parte di agenzie per il benessere infantile che hanno rilevato abuso fisico e trascuratezza sui bambini.
Negli Stati Uniti questi risultati sono ormai accettati e supportano il lavoro di Forze di Polizia, FBI, Magistrati e Educatori.
In Svizzera le correlazioni tra violenza su animali e violenza su donne e minori sono praticamente sconosciute sia a livello culturale sia a livello legislativo.


La Germania vieta la zoofilia




Fare sesso con gli animali, è - purtroppo - una tra le fantasie sessuali più diffuse. Pochi hanno il coraggio di ammetterlo alla propria coscienza ma, studiando le statistiche che riguardano le chiavi di ricerca di contenuti hard in Internet, risulta che la zoofilia stimola la curiosità di una percentuale preoccupante di utenti.

La zoofilia è classificata come feticismo o parafilia ed in quanto tale sfugge ad un vero e proprio inquadramento normativo. Le parafilie infatti non possono essere considerate reato, a meno che non si trasformino in un pretesto per delinquere. La zoofilia non fa eccezione, ed è scarasamente regolamentata a livello legislativo. In Danimarca è legale ed in Italia non è ancora sanzionata. Francia, Svizzera ed Olanda l'hanno vietata solo recentemente. La Svezia e la Germania si preparano a farlo. 
La zoofilia è una pratica antica che affonda le sue radici nella cultura pastorizia. In passato era un'abitudine estremamente diffusa, anche sul territorio italiano e tuttora resta un costume in uso presso alcuni insediamenti rurali, apparentemente sospesi in una dimensione spazio-temporale che nulla ha a che vedere con la contemporaneità.
Il pretesto per parlare di questa controversa abitudine sessuale ce lo offre la Germania. Il Parlamento tedesco ha recentemente varato una legge in favore di una maggiore tutela degli animali; l'emendamento riguarda la castrazione chimica e la marchiatura a fuoco ma contiene anche l'esplicito divieto di fare sesso con animali, pena una sanzione economica di diverse migliaia di euro. Secondo la normativa tedesca attuale sono punibili solo gli atteggiamenti che "attraverso pratiche brutali arrivano a causare dolore o danni permanenti nei confronti degli animali". I rapporti sessuali non sono condannabili per legge.

5 Motivi Per Non Mangiare Carne



La carne è un'alimento ancora largamente utilizzato in occidente, purtoppo non tutti ancora comprendono i suoi effetti collaterali sull'organismo umano, in questo articolo offriremo 5 validi modivi per allontanare questo malsano ingrediente dalla nostra dieta.

L'Uomo per sua natura si rifugia nei propri paradigmi per paura di dover cambiare le abitudini, che siano in campo lavorativo, famigliare, alimentare e persino del vestiario.
Paradossalmente si preferisce stare male piuttosto che provare uno stile di Vita diverso, sano ed equilibrato!
Il salto da onnivoro a vegetariano è più semplice di quanto si possa credere; in questo articolo ti indicheremo gli aspetti negativi di questa alimentazione e ti offriremo la possibilità di imboccare la strada di una dieta priva di carne, la quale sarà il primo passo per poter eliminare definitivamente tutti i derivati degli animali.