Il Sale Integrale, un Condimento-Alimento da utilizzare con Rispetto e Consapevolezza.
La natura ha creato sempre tutto il necessario per la vita dell’uomo e degli animali.
Ha creato l’acqua, l’aria, le piante, la terra e tutti gli altri elementi, l’uomo dalla parte sua li ha sempre denaturati modificandoli artificialmente a proprio piacimento spesso rendendoli inutili.
Stessa sorte è toccata al sale integrale, quello naturale che si trova facendo evaporare l’acqua di mare, che viene raffinato e privato della sua naturale composizione e reso morto. Il sale integrale è un misto di minerali ed oligoelementi depositati su un cristallo di cloruro di sodio evaporato naturalmente col calore del sole.
Il sale è unico fra tutti i condimenti e gli alimenti tradizionali ed il suo sapore è insostituibile:gli scienziati affermano che tutta la vita è emersa dalle profondità saline dell’oceano.
Tra i popoli più antichi, sembra siano stati i Greci i primi ad usarlo nel mondo occidentale, ed era così prezioso (oro bianco) che i soldati dell’antica Roma venivano retribuiti con il sale (di qui la parola salario). Per il sale si sono combattute battaglie, sviluppate rotte commerciali, esplorati territori, ma perché? Se pensiamo come il sale aiuta i processi vitali a livello fisico fornendo forza ed energia allo stesso modo potrebbe sostenerli anche a livello mentale: la sua natura cristallina aiuta la “cristallizzazione” dei nostri pensieri e quindi la loro concentrazione per questo gli antichi greci, società intellettuale e pensante lo utilizzavano con molto rispetto.
Il sale comune che troviamo nei supermercati è il risultato della raffinazione del sale naturale, sia marino che terrestre, che
viene privato tramite procedimenti chimici di tutte le sostanze che esso contiene, scartate a torto come impurità. Come il pane bianco, il riso, la pasta, le farine dei cereali,anche il sale da tavola raffinato viene infatti privato di minerali essenziali per il corpo. Siamo ormai abituati a consumare cibi prodotti dalla raffinazione industriale (alimenti cioè privati di vitamine e sali minerali presenti ad esempio nella crusca e nel germe dei cereali ) e poi inevitabilmente andiamo a comperare il germe di grano ed altri vitaminici in erboristeria per integrare ciò che con un tipo di alimentazione così “povera” non riusciamo ad introdurre.
Il sale artificiale si ottiene tramite procedimenti industriali in cui vengono aggiunti sbiancanti e stabilizzanti per renderlo bianchissimo, utilizzato per esaltare il gusto dei cibi e presente nella stragrande maggioranza dei prodotti confezionati in commercio.
Possiamo inoltre trovare nei negozi il sale marino iodato, da non confondere con il sale marino integrale: il sale iodato è ottenuto artificialmente aggiungendo iodio chimico al sale raffinato. Si finisce così per introdurre nell’organismo qualcosa che è stato dapprima privato di tutti i suoi componenti e poi reintegrato (si tratta in ogni caso di integratori chimici e non naturali) di uno dei suoi componenti, lo iodio appunto che ricordo elemento essenziale per il benessere ed il funzionamento della tiroide.
Il sale marino integrale possiede già naturalmente lo iodio, uno iodio “vivo” combinato in modo naturale al cristallo di sale e diverso da quello usato per la vendita del sale iodato, che è uno iodio privo di vitalità ed interezza, essendo nel sale integrale legatonaturalmente agli altri minerali e facendone parte come complesso utile nell’insieme. Alcuni studi sperimentali hanno inoltre evidenziato come il fluoro contenuto naturalmente nel sale marino integrale sia in grado di prevenire la formazione della carie dentaria,e proprio grazie alla presenza del cloruro di sodio e all’importante equilibrio con gli altri oligoelementi il suo processo di assorbimento risulta molto maggiore (per citare un po’ di bibliografia: Rao, R.Jagadiswara “Fluoride content of sea salt and dental health”Am. J. Clin.Nutr. 24:895,1971; Hadjimarkos, D.M.”Sea salt and dental caries”Nature 195:392,1962; Venkatarayachari, K. R. Jagadiswara Rao and M.G.Chakrapani Naidu “Estimation of fluoride in sea salt”Salt res.Ind. 6:79,1969).
Il sale in commercio è costituito per circa il 98% di cloruro di sodio (vale a dire sali di sodio e cloro), ma il delicato equilibrio chimico-fisico-energetico delle nostre cellule è regolato dalla concentrazione rispettivamente del sodio e del potassio, minerali entrambi contenuti nel sale marino integrale. Il sale marino integrale contiene molti altri minerali indispensabili al nostro metabolismo in proporzione ideale e perfettamente equilibrate fra loro come calcio, magnesio, potassio, ferro, iodio, rame, fluoro,manganese, zinco e molti altri presenti in quantità minore,inoltre, non contenendo additivi può apparire umido e grumoso ed il suo colore si presenta di diverse tonalità che variano dal bianco al grigio.
Da sottolineare che gli elementi contenuti nel sale non sono sempre gli stessi e nemmeno si presentano in uguale quantità dato che questi fattori sono determinati dalla diversa provenienza geografica e dalla lavorazione.
Essendo quindi il sale integrale marino più ricco di oligoelementi benefici diversi dal sodio(minerale che deve essere assunto con moderazione in particolare da chi soffre di ipertensione: viene sempre più spesso raccomandato di consumare poco sale in questi casi,ma raramente viene suggerito quale tipo di sale utilizzare ) è l’unico che può risultare utile all’alimentazione in quanto sala di più traendone numerosi vantaggi sotto l’aspetto sanitario.
In una dieta “moderna” povera di vitamine e minerali, l’utilizzo del sale marino integrale assume quindi un alto valore nutrizionale ed il suo utilizzo può ridurre o eliminare la necessità di assunzione di integratori salini e di oligoelementi.
Quindi se si vuole rendere la nostra alimentazione più salutare è necessario non solo diminuire ma soprattutto dosare con “consapevolezza” la quantità di questo prezioso condimento-alimento educando le papille gustative ad un minore tenore di sale. Il sale marino integrale preso in piccole quantità ha moltieffetti benefici: stimola la digestione (il cloro infatti è uno dei componenti del succo digerente dello stomaco, l’acido cloridrico, è forse questa la ragione per cui nella medicina Ayurvedica il sale viene considerato un digestivo molto utile nel processo di assimilazione degli alimenti cotti); ha proprietà igroscopiche (assorbe l’umidità) ed antibiotiche, è un ottimo conservante,dà energia e calore. In inverno possiamo utilizzarne leggermente di più, mentre a cominciare dai mesi primaverili è necessario dimininuirne un po’ per prepararci alla stagione più calda, durante la quale necessitiamo di minore calore.
E’ molto difficile stabilire la giusta quantità di sale di cui ciascuno di noi abbisogna : la quantità di sale consigliata dalla FAO e dal WHO è di 5/6 grammi al giorno, ma attualmente il consumo di sale medio è circa 30 gr al giorno a testa. Alimenti che contengono enormi quantità di sale sono: salumi, pane,biscotti, prodotti da forno, snack, salse pronte, alcuni tipi di burro, formaggi, precotti,surgelati, pasta pronta (tortellini,sfoglia etc.) frutta secca industriale, scatolame etc. come se non bastasse il sale raffinato dotato di minore sapidità rispetto al sale integrale marino, ci porta a salare sempre di più per potere apprezzare il gusto dei cibi desensibilizzando nel tempo le nostre papille gustative.
Oltre al sale marino integrale , un’interessante alternativa per insaporire il cibo è rappresentata dalGOMASIO, condimento di origine giapponese, ormai popolarissimo anche in Europa, ottenuto con i semi di sesamo tostati e sale integrale marino (lo si può preparare con facilità tostando in padella antiaderente circa 250gr di semi di sesamo, quando sono leggermente dorati tritarli con un mixer unendovi circa 10gr di sale marino fino ad ottenere una mistura fine ed omogenea) ottimo per condire insalate ed insaporire zuppe e stufati, ricco naturalmente di calcio, ferro, vitamina A e B, aiuta la digestione e rafforza l’organismo a prevenire le malattie.
Per chi ha famigliarità con la macrobiotica (disciplina energetica- terapeutica che deriva dalla dietetica cinese e si incentra sull’equilibrio tra yin e yang, le due forze generatrici dell’universo) il sale marino integrale viene considerato un alimento-condimento molto yang, il più yang di tutti i condimenti che utilizziamo in cucina, contrattivo, alcalinizzante,
trattiene il calore ed aiuta il metabolismo.
Così il nostro desiderio e “fame di sale” trova un significato ben preciso: vuol dire soprattutto necessità di alcalinizzazione essendo il sale marino l’alcalino più antico del mondo. Il nostro corpo infatti, ha bisogno di un equilibrato apporto di sostanze acidificanti ed alcalinizzanti. La moderna alimentazione è troppo ricca di alimenti acidificanti:proteine animali, cereali raffinati,zuccheri raffinati, bibite moderne.
Gli alimenti alcalinizzanti ,cibi ricchi di vitamine e sali minerali come la frutta e la verdura ad esempio, sono spesso poco presenti sulla nostra tavola.
Possiamo così constatare nel quotidiano che peggio ci si alimenta (eccesso di cibi acidificanti) e maggiore sarà la voglia di sale alcalinizzante.
Uno dei principali compiti del corpo umano consiste proprio nel bilanciare costantemente l’acidità e l’alcalinità.
Ci nutriamo per ricavare l’energia necessaria per le nostre funzioni vitali ed il cibo che consumiamo brucia insieme con l’ossigeno delle cellule per produrre energia. I prodotti residui della combustione sono acidi organici che le cellule riversano nel circolo sanguigno. Per sopravvivere sangue e cellule devono essere sempre leggermente alcalini per cui il nostro corpo elimina tali residui attraverso i principali organi emuntori :reni,polmoni e cute.
Ma a volte ciò non è sufficiente, il nostro organismo non riesce ad essere “ripulito” perché la nostra alimentazione è prevalentemente acida : quando il carico acido eccede le capacità tamponanti di polmoni e reni, subentrano altri meccanismi compensatori che chiamano in causa il sistema osseo (attraverso la sottrazione di sali di calcio e fosfato). Questo ultimo meccanismo è un vero sistema di emergenza che nel tempo porta alla demineralizzazione ossea con la grave patologia che ne consegue, malattia molto diffusa nel mondo moderno, l’osteoporosi.
Possiamo quindi concludere che l’uso consapevole del sale marino integrale, proveniente da zone non inquinate, accanto ad una alimentazione sana ed equilibrata,è il modo più facile e naturale per mantenere ben bilanciate le sostanze minerali necessarie al benessere ed al funzionamento del nostro organismo.
A cura della Dott.ssa C. Monticelli