Questo è il Dilemma
Negli ultimi decenni, la Val di Susa ha attirato l'attenzione non solo
di moltissimi italiani ma anche di tutta Europa.
Per una volta non parliamo di un delitto irrisolto, una scomparsa
misteriosa o un giallo alla Derrick.
Il movimento No Tav, nato da un gruppo di abitanti della valle alpina,
poi con gli anni allargato e scisso in diversi comitati ed associazioni, si
oppone da tempo alla realizzazione di una delle più imponenti opere degli
ultimi decenni: il traforo che permetterà di collegare la città di Torino con quella di Lione attraverso il potenziamento dell'attuale linea ferroviaria dedicata all'alta
velocità.
Come sovente accade attorno a questi tipi di progetti i favorevoli ed
i contrari si danno battaglia non solo a parole ma anche attraverso
l'utilizzo della violenza; giunti a questi livelli è poi difficile capire chi abbia realmente ragione e chi torto, quindi ci si lascia influenzare
dall'opinione dell'unico canale che narra questi avvenimenti cioè i Mass
Media.
L'opinione pubblica rischia così di perdere di vista il vero motivo
delle proteste, formulando il proprio giudizio soltanto sulla base degli
scontri e delle azioni dei violenti; in questo modo si favoriscono coloro
che in quel momento vogliono coprire le verità più scomode...
Questo articolo vuole raccogliere in un'intervista doppia tutte le
ragioni dei coordinamenti Si Tav e dei No Tav, in modo che sia poi il
lettore (e soltanto lui) a trarne le proprie conclusioni.
Che cos'è la TAV?