Cari governatori, vorrei proporre un metodo alternativo per poter far ripartire il motore del commercio, che ormai si trova in panne.
Premetto che non sono un'economista ma un cittadino, che come tanti risente pesantemente della crisi economica in atto.
L'idea che vado a proporvi, arriva da un lungo ragionamento che partì dalla pubblicità, proposta dal Governo Italiano, nella quale si paragona l'Evasore ad un Parassita della società.
In effetti la pubblicità è al quanto toccante! Si vede chiaramente il volto di un'uomo, con una chiara descrizione Evasore = Parassita.
Da quel giorno infatti, continuai ad acquistare prodotti di qualunque genere in molti negozi, non potendo più fare a meno di notare che non mi veniva rilasciata alcuna ricevuta fiscale in cambio del mio acquisto.
Ripensandoci anche io ho parenti ed amici proprietari di piccole attività commerciali, e anche loro in alcuni momenti non emettono il tanto temuto Scontrino Fiscale.
Mi chiesi come mai amici e parenti si debbano ridurre allo stato di "Parassiti della Società", così provai ad informarmi meglio sulle loro motivazioni.
La risposta era quasi sempre univoca; affermavano infatti di patire anche loro questa situazione economica, però al contrario di altri lavori, essi avevano innanzi tutto delle scadenze molto costose da rispettare, come l'affitto, le bollette di luce e riscaldamento, le fatture ai fornitori, gli stipendi ai dipendenti e non per ultime le tasse allo Stato per aver Lavorato.
Mi raccontavano ancora che ultimamente, una volta finito di pagare tutte queste scadenze, a loro non rimaneva niente in tasca e quindi riducevano sempre di più i ritorni economici destinati alla loro famiglia.
-Ma questa non è una giustificazione, gli dissi io!
In effetti non è una giustificazione, però mi fecero anche capire che avevano anche la responsabilità di altre famiglie, infatti se non avessero più potuto continuare la loro attività, i dipendenti sarebbero rimasti a casa e non avrebbero più potuto mantenere i loro figli, ad esempio.
-Ancora non capivo il nesso tra scontrino e mantenimento di una famiglia..
Mi spiegarono che in momenti di crisi il settore del commercio è quello più importante perché ha il compito di "far girare" la merce prodotta o fornita dall'industria, dall'agricoltura e dagli allevamenti. Purtroppo ultimamente lo Stato ha saputo paragonarli a parassiti senza venirgli in alcun modo incontro, anzi utilizzando il famoso redditometro, il quale li "puniva" con pesanti multe anche se realmente non si raggiungeva il risultato annuale previsto.
Mi specificavano inoltre che l'evasione è una cosa MOLTO brutta e ne sono consapevoli, ma occorre distinguere il piccolo evasore con l'acqua alla gola, ed i famosi "colletti bianchi" che dell'evasione hanno fatto un business; sono quest'ultimi che fanno parte di una categoria di cancro sociale da debellare.
Ho sentito persino alcuni dire che oggi giorno aprire un'attività commerciale equivale ad un "suicidio"
Dopo tanti ragionamenti, mi viene da proporre un modo molto semplice per poter dare un'aiuto a noi consumatori, che rischiamo di non aver più i soldi per poter fare la spesa, e le Piccole Attività Commerciali che più patiscono questa maledetta crisi.
Ripeto di non essere un'economista, quindi lascio a quest'ultimi il compito di prendere spunto e lavorarci su!
Ad ogni acquisto che effettuiamo il 21% del prezzo di vendita deve andare nelle casse dello Stato sotto forma di IVA.
Se l'Amministrazione Pubblica mettesse a disposizione un ufficio, nel quale il consumatore finale porti tutte le proprie ricevute fiscali ed in cambio riceve un "premio" come un ritorno economico, sotto forma di Voucher del valore (ad esempio) del 3% dello scontrino, il consumatore sarebbe il primo a richiedere la ricevuta in seguito all'acquisto.
Il Voucher in questione non potrà essere depositato in banca nè rimborsato in alcun modo in forma monetaria. Potrà essere speso SOLTANTO in quelle attività commerciali che hanno (ad esempio) meno di 100 dipendenti.
Lo Stato in questo modo si priverebbe di una piccola percentuale di introiti, assicurando però un ritorno con i futuri acquisti dei cittadini.
Il benefici saranno così multipli:
- Sarà interesse personale del consumatore chiedere la ricevuta fiscale perchè in cambio del controllo dell'emissione dello scontrino fiscale riceverà un'aiuto economico, il quale sarà poi utile per i suoi futuri acquisti.
- I proprietari di Piccole Attività saranno aiutati dallo Stato, grazie ad un ritorno di nuova clientela, le Grandi Attività invece avranno un ruolo di "beneficiari sociali", infatti facendo a meno dei Voucher dei clienti aiuteranno altre piccole realtà che per anni hanno sofferto la concorrenza della grande distribuzione.
- Lo Stato avrà tanti "controllori" che lo aiuteranno a combattere la Piccola Evasione, lasciando libera la Guardia di Finanza di fare le giuste verifiche ad altri Grandi Parassiti. In questo modo permetterà di avere cittadini felici perchè premiati, le attività commerciali contente di emettere la ricevuta fiscale perchè vedranno un loro ritorno economico futuro e quindi aumenteranno i posti di lavoro grazie all'assunzione di ulteriore personale negli uffici pubblici.
L'ipotetico 3% restituito sotto forma di Voucher verrà sopperito da nuove entrate provenienti degli Esercizi Commerciali.
Naturalmente non sarà questa la soluzione alla crisi ma almeno si sentirà meno il macigno del debito pubblico.
Un'azione sociale simile esiste anche in Australia, dove in cambio del pagamento delle tasse, lo Stato premia i cittadini con l'invio di Voucher (anche considerevoli), spendibili solo in attività commerciali; copiare le buone idee sicuramente non farebbe male agli Europei..