Che fine ha fatto il Mare?



Il Mare per millenni è stato protagonista di migliaia di avventure e racconti, da sempre rispettato e venerato non solo per la sua grandezza ma anche perchè grande fonte di cibo e possibilità di ricchezze tramite il commercio navale.
La società moderna purtroppo è riuscita a trasformare un paradiso acquatico in una vera e propria discarica, sfruttando l'indifferenza dei popoli e la mancanza di controlli.
La Terra è ricoperta per il suo 75% da acqua, e molte persone tutt'oggi sono ancora convinte che il Mare non abbia Coscienza e sia talmente grande che le sporcizie contenute all'interno scompaiano, dissolvendosi quasi magicamente.
Uno scienziato era solito dire che "il battito d'ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall'altra parte del Mondo", questo spiega che in Natura tutto è collegato.
Quindi, pensare che i rifiuti gettati in Mare si conservino nello stesso luogo o scompaiano per sempre, è assolutamente sbagliato!

Negli ultimi secoli, l'indifferenza umana ha sottovalutato il ruolo fondamentale del Mare, non solo per la nostra sopravvivenza ma anche per quella di tutti gli esseri viventi sulla Terra.
Esistono infatti molte correnti marine che hanno il compito di regolarizzare il clima mondiale, condizionando le perturbazioni atmosferiche e di conseguenza la fertilità della terra. Esse contribuiscono alla diffusione di specie vegetali ed animali, trasportando semi e uova in tutto il globo.
E' essenziale che le correnti siano incontaminate perchè da loro dipende anche l'alimentazione di tutte le specie marine.

Che cosa succede nel Mare?

La mancanza di un serio ente di controllo ha permesso che in poche centinaia di anni le azioni dell'Uomo distruggessero interi ecosistemi marittimi, trasformando un paradiso perfettamente equilibrato in una vera e propria Discarica. Proprio così, da secoli l'Uomo reputa il Mare la "terra di nessuno", sfruttando al massimo le sue potenzialità ed appropriandosi dei suoi magnifici Doni.
La società moderna non è riuscita ad imparare dagli insegnamenti del passato, aggravando ulteriormente la situazione marina con l'ausilio di mezzi sempre più tecnologici in grado di creare un vero e proprio deserto acquatico.
Se il mare potesse raccontare gli abusi che ha subito per anni, ci rivelerebbe a suo modo che più di 2000 test atomici effettuati in solo mezzo secolo hanno fisicamente polverizzato intere isole e stupendi atolli, distruggendo in un attimo ogni forma di vita per chilometri,
Infatti è dagli anni '40 che le grandi potenze economiche, tra le quali America, Regno Unito, Francia, URSS, Cina e Israele, utilizzano come "tiro a segno" paradisi terrestri situati principalmente nell'oceano Pacifico.
Moltissime isole in Polinesia, soprattutto le isole Muroa, furono bersaglio di quasi 200 test atomici da parte della Francia. Alcuni ricercatori, a distanza di cinquant'anni, hanno rilevato che le "fondamenta" dell'isola stessa sono a rischio di inabissamento, oltre a quasi mezzo secolo di assenza di vita, proprio a causa degli esperimenti nucleari francesi.
Le isole Marshall furono al centro di centinaia di test americani, tanto che alcune si trasformarono in crateri di due chilometri di diametro. I nativi delle isole, senza volerlo diventarono cavie umane per gli studi sull'effetto delle radiazioni; per due decenni furono inabitabili e i pochi superstiti furono irradiati al punto che diedero vita a generazioni gravemente deformi.
Il "National Cancer Institute" nel 2005 riscontrò 500 nuovi tipi di cancro e 31 nuove malattie provocate dai test nucleari, oltre ad una progressiva distruzione del sistema immunitario nei soggetti che tutt'oggi si cibano dei frutti che offre il mare.
Mutazione Genetica di un Agnello
dovuta alle radiazioni da Uranio
Fenomeni di nascite deformi o geneticamente modificate avvengono in ogni parte del mondo, un'alta incidenza si registra in prossimità delle basi militari. La regione Sardegna ogni anno registra un'alto tasso di leucemie nei cittadini che vivono attorno al poligono militare di Quirra, la quantità di uranio liberata nell'ambiente è talmente elevata da aver creato "la sindrome di Quirra". Dall'omonima pagina di facebook gli abitanti accusano i militari di contaminare, attraverso i loro "addestramenti", qualunque forma di vita sia terrestre che acquatica, tanto da registrare numerose nascite di bambini con arti di animale ed altre creature brutalmente deformi.

-Come sempre, quando a criticare l'operato militare sono i cittadini, tutto è messo a tacere con un bel "TOP SECRET"! A noi rimane solamente il dibattito sulla conseguenza delle Centrali Nucleari. -Che Vergogna-

Quali danni provoca il passaggio di una Nave?

Lo sviluppo tecnologico dell'industria navale ha permesso di arrivare a costruire veri e propri palazzi galleggianti, sempre più grandi, imponenti, capienti, e veloci.
L'evoluzione tecnologica ha tenuto conto solamente il ritorno economico della produzione e non del suo disastroso impatto ambientale.

Si legge da un recente rapporto effettuato da Greenpeace, che a causa della bassa raffinazione del carburante utilizzato, le emissioni navali arrivano a cifre impressionanti, si parla di 50 miliardi di tonnellate di CO2 emesse ogni anno, si stima che una nave da crociera inquini tanto quanto 14 mila automobili. 
Questi dati diventano estremamente preoccupanti se si valuta il fatto che lo stretto di Gibilterra conta ogni anno il passaggio di più di 106 MILA imbarcazioni di ogni genere. Circa il 10% del traffico navale mondiale si rifornisce di carburante e attraversa questo sbocco. Gli ispettori del ministero per l'ambiente spagnolo la definiscono "una continua e silenziosa marea nera".
Il carburante navale contiene un elevato quantitativo di zolfo oltre a particelle di monossido di carbonio, arsenico, cromo, rame, nichel, selenio ecc.. i quali liberati nell'atmosfera sono responsabili di gravissimi tumori alle vie respiratorie, asma ed allergie; l'incisione di malati di cancro infatti aumenta notevolmente nei pressi di porti e sbocchi marittimi.
Nel Dossier  fornito dall'Arpa si legge che il Mediterraneo è il mare più inquinato al Mondo, si rileva che il catrame che giace sui fondali abbia una densità di 38 mg per metro cubo contro i 2,2 della Corrente del Golfo.
La concentrazione di una tale quantità di idrocarburi causa il continuo avvelenamento e sterminio degli abitanti del mare, con la conseguente contaminazione degli Umani che inseriscono nella loro catena alimentare i prodotti ittici.
Si stima che le conseguenze degli incidenti avvenuti negli ultimi 30 anni alle petroliere nel Mediterraneo, abbiano provocato il  riversamento di più di 300.000 tonnellate di petrolio, provocando spaventosi disastri ambientali.

Esemplari di pesci tossici
Ben più gravi sono le conseguenze provocate dalle navi affondate simulando un casuale incidente, il record negativo guarda caso lo detiene il sud Italia che conta centinaia di "falsi incidenti" nei quali navi fatiscenti si inabissano portando con se carichi di pericolosissime sostanze tossiche e radioattive.
Il Gargano conta 220.000 cittadini malati di leucemie ed altre patologie legate alla discarica di navi radioattive nel mare adiacente.
Le navi affondate, dopo pochi anni, iniziano a liberare lentamente il loro liquido tossico, contaminando inesorabilmente la vita acquatica circostante. E' stato accertato che moltissimi pesci che troviamo sulle nostre tavole, sono venuti a contatto con questo tipo di rifiuti prima di essere pescati; questo provoca negli individui una progressiva diminuzione di anticorpi oltre all'insorgere con il tempo di cancri, leucemie fulminanti, malformazioni, anomalie nella crescita, intolleranze alimentari, allergie ed impotenza; malattie che fino a 100 anni fa non esistevano.
Oggi consumare pesce e molluschi sarebbe l'equivalente di mangiare topi che si sono sempre cibati di rifiuti di ogni genere. - Sempra paradossale, ma purtroppo è la triste condizione in cui abbiamo ridotto la nostra preziosa fonte di Vita-
Oggi la maggior parte dei prodotti ittici sono conduttori di gravi malattie, perchè non esiste più un mare incontaminato ad ospitarli.

Un'altra preoccupante conseguenza del passaggio delle imbarcazioni, è la scia di morte che si lasciano dietro; non tutti fanno caso alla potenza di risucchio che hanno i vortici creati dalle eliche delle barche.
Centinaia di pesci tritati dalle eliche
E' una situazione ormai all'ordine del giorno che purtroppo continua ad aggravarsi, i branchi di pesci sono ormai abituati ad avvicinarsi, per cercare cibo tra i rifiuti gettati dalle navi, impotenti di fronte alla forza di risucchio delle eliche, vengono brutalmente tritati vivi o gravemente mutilati.
La potenza delle eliche non è il solo fattore di morte, aggravata dal forte rumore prodotto dai motori, produce vibrazioni a bassissime frequenze coprendo e disturbando quelle emesse dai cetacei per orientarsi e riconoscere gli ostacoli.
Capodoglio mutilato dal passaggio
di una nave
Il disorientamento dei pesci provoca il loro inesorabile spiaggiamento e di conseguenza una morte agonizzante, tutto ciò è incrementato quando sono attive tecnologie sofisticate come sonar o segnali di disturbo, le quali creano frequenze capaci di diffondersi per centinaia di chilometri e disturbare perfino apparecchi militari; il risultato sui mammiferi marini sono dolorosissime embolie dovute ad emersioni troppo rapide (effetti simili alla rapida decompressione dei subacquei).

Tutto ciò che ripercussioni può avere sull'Uomo?

Agnello deforme in seguito a
Radiazioni da Uranio 
Non occorre certo essere un "Maya" per affermare che all'Uomo non rimane troppo tempo per trovare un rimedio ai suoi danni e fare marcia indietro, altrimenti sarà costretto a pagare un caro prezzo alla Natura che ha distrutto.
Se colleghiamo la collera delle calamità naturali con le zone che abbiamo più martoriato, capiamo che da tempo la Natura ci manda dei chiari messaggi di allarme...






Se la teoria della "punizione divina" non convince i più scettici, si può discutere di temi come salute ed economia che toccano più da vicino le persone più materialiste.
Il 26 settembre 2011, per chi ancora non lo sapesse, abbiamo raggiunto l'Overshot Day, cioè la Terra ha finito le risorse naturali per nutrirci, curarci e vestirci. Dall'inizio di quest'anno in poi tutto ciò che prendiamo dalla "credenza delle provviste" della Natura, non avrà più tempo di rigenerarsi per quando i nostri figli ne avremo nuovamente bisogno. Non si tratta di allarmismo ma di tragica realtà.
-Di questo nessuno vi aveva informati seriamente?
 *E' normale! Nella nostra società moderna, il portafoglio ha la priorità sulla salute delle nuove generazioni; pensa che calo dei consumi provocherebbe se tutti lo sapessero..!
Come accennavo prima alla salute del mare è legata la nostra sopravvivenza e quella di tutte le altre creature viventi, un mare in queste tristi condizioni è capace di avvelenare in breve tempo tutto il globo, poichè l'acqua è fonte di Vita per il pianeta Terra.



Per gli individui che non notano la connessione tra inquinamento ed economia, la risposta è molto semplice:
-Una salute a repentaglio vuol dire la dipendenza da farmaci e industrie farmaceutiche, quindi un continuo aumento del costo della sanità nazionale, sovvenzionato dalle tasche ormai vuote dei cittadini.
Ora capisco perchè l'America non è molto propensa ad un sistema sanitario nazionale come quello europeo, sarebbe la via per la bancarotta.

Quali sono gli ostacoli più grandi per un ritorno alla normalità?


Esistono moltissimi enti di controllo ed associazioni che lanciano continuamente segnali allarmanti, che però sono resi impotenti dalle lobby che noi stessi copriamo.
Le grandi potenze Militari, i politici, le aziende collegate al commercio navale, quelle del turismo, le attività legate alla pesca e le lobby dei petrolieri, sono ciò che ci divide tra il baratro e un Mare incontaminato.
Non è certo una novità che l'etica dell'Uomo ha un prezzo, e che dietro un compenso economico moltissime persone hanno chiuso gli occhi di fronte a qualunque tipo di abuso, purtroppo ora ci troviamo davanti alla scelta se cambiare stile di vita o patirne le future conseguenze, a voi le vostre conclusioni.




Come possiamo contribuire per aiutare il Mare?


E' evidente che la situazione è al quanto preoccupante, occorre una seria partecipazione di tutti noi, perchè la strada sarà molto lunga.
Bisogna attivarci per trovare alternative eco-compatibili in modo da arginare le ferite provocate.
Questo potrebbe essere motivo di una ripresa economica più consapevole, per ora possiamo iniziare a sfruttare le soluzioni già disponibili.
-Per quanto riguarda le operazioni militari, sarebbe il caso che i Generali e Ministri coinvolti si mettessero una mano sul cuore e prendessero coscienza che i tempi per giocare a Risiko sono terminati e se fossero veramente patriottici come dicono di essere, lascerebbero la priorità al benessere delle famiglie piuttosto che giocare a fare la Guerra, con i soldi dei cittadini.
-Incentivando un sistema Autarchico, ogni Nazione sarebbe meno dipendente dai commerci intercontinentali, diminuendo così i trasporti ed incentivando la produzione ed il commercio nel Paese stesso.
-Le compagnie che controllano il turismo marittimo dovrebbero tenere in considerazione dell'impatto ambientale che provocano i loro "gioielli", apportando modifiche alle loro flotte in grado di accontentare il loro mercato e nello stesso tempo di non distruggere la vita ad altre creature. Prima accortezza sarebbe diminuire la velocità delle navi in modo da dare il tempo ai pesci di riconoscere l'ostacolo ed evitarlo.
-Riducendo il consumo di pesce o meglio ancora smettendone completamente l'assunzione, gioverebbe al Mare permettendogli di ripopolare le specie ormai messe a rischio di estinzione, ed in oltre alla salute Umana che sarebbe meno contaminata dal pesce tossico.
-Il petrolio fino ad oggi, è stata soltanto fonte di malattie, inquinamento e tragiche guerre di potere, Vogliamo utilizzare le fonti rinnovabili.

Chi si è già attivato per incentivare un cambiamento?

E' rassicurante che moltissime persone si siano già attivate per coinvolgere tutti in questo grande Cambiamento.
-L'attuale Ministro per l'ambiente Clini si sta impegnando affinchè vengano apportate alcune importati modifiche gli scafi delle navi allo scopo di evitare ulteriori disastri ambientali.
-Greenpeace propone di incentivare il turismo ecocompatibile, creando nuove attività "sostenibili" che mirano a tutelare e valorizzare luoghi magnifici come il Santuario dei Cetacei, zona di riproduzione di cetacei ed altre specie animali situata tra la Liguria e la Corsica; oggi praticamente abbandonata dagli abitanti del mare poichè notevolmente disturbati dal traffico navale.
Prototipo Propulsore "XYZ"
-Evidenziamo anche un'idea molto intelligente, che è pervenuta al nostro Blog; si tratta di un "propulsore" marino che si applica semplicemente attorno all'elica, proteggendola da eventuali urti e sabbiamenti. Una volta installata, si riduce notevolmente l'effetto di risucchio ed i danni che possono provocare le normali eliche a persone ed animali acquatici, si riducono nettamente i consumi poichè al motore serve molta meno "potenza" per muovere il natante.
Il progettista si chiama Antonio Spagna ed è un ex sotto ufficiale della Marina Italiana, ci riporta che la sua invenzione nasce dalla necessità di proteggere i bagnati e preservare gli eco-sistemi marini dal passaggio di imbarcazioni di qualunque dimensione; il propulsore che per ora si chiama "XYZ" non è stato brevettato ed è a disposizione di qualunque ingegnere che voglia prendere spunto da questa interessante idea e finirla di metterla a punto. Vi riportiamo il suo contatto mail per eventuali chiarimenti: ntnspagna232@gmail.com.
-Ultima ma non meno importante, riportiamo la notizia (già nota a molti), dell'eco-cambiamento che ha effettuato da poco la città di Venezia, la quale ha previsto in anticipo, prima di molte altre città, le colossali conseguenze che avrebbe portato un eventuale incidente navale (per intenderci simile alla Concordia) di fronte ad una delle più belle piazze che abbiamo al Mondo. I sindaco, in collaborazione ai suoi assessori ed ad un combattivo comitato contro i "mostri del mare", hanno per sempre bandito l'accesso alla città dell'amore a qualsiasi nave da Crociera. Così facendo ridurranno smog, malattie, disastri dovuti ad incidenti, conserveranno intatte le "fondamenta" della città e incrementeranno notevolmente il turismo facendo contenti per prima i commercianti veneziani.



In quest'articolo ho voluto fare solamente una veloce panoramica di quanto sia grave la situazione del Mare nel nostro Mondo.
Ringrazio come sempre tutti coloro che hanno contribuito in questo lavoro.
Invito tutti Voi a condividere ciò che avete letto attraverso i Vostri canali preferiti (pagine, blog, siti, ecc..) anche semplicemente inviando il link ad un amico, affinchè altri come voi abbiano la possibilità di aprire gli occhi sulle realtà che ci circondano.
Vi ricordo che in fondo al post è sempre attiva un'area dedicata ai dibattiti, ai commenti ed eventuali ulteriori precisazioni.
Pesce Tossico con 3 occhi
  Qui di seguito troverete alcuni link da cui abbiamo preso spunto.
-------------------------------------
Centinaia di delfini muoiono ogni anno colpiti
da Imbarcazioni di ogni grandezza






 -L'Eredità dei Test Atomici;
 -Greenpeace: Storia dei Test Nucleari nel Mondo;
-Wikipedia: Esperimenti Nucleari;
 -Wikipedia: Test Atomici Francesi in Polinesia;
 -Progettohumus: Test Nucleari nel Mondo;
-Scienze: La vita dopo i Test Nucleari;
-Muroa: rischio di inabissamento dopo test Nucleari Francesi.


Arpa: Cause e Conseguenze dell'Inquinamento nel Mediterraneo

Stretto di Gibilterra: una continua marea nera
Ecoalfabeta: rapporto clima-temperatura
Romascuola: inquinamento delle acque
Wikipedia: Eutrofizzazione
Inquinamento navale: Rapporto shock
Thefabfourjajm: Cause dell'Inquinamento marino

Lanuovaecologia: Le navi dei veleni

Direttiva EU: inquinamento navale
Apat: Dossier trasporti inquinanti
Greenpeace: Attacco al clima dal cielo e dal mare
Greenpeace: Inchiesta Navi tossiche
Greenpeace: Sogliole Tossiche

Pesce tossico pescato nel Mediterraneo
Yachtandsail: inquinamento marittimo
Quanto inquina una nave?


Dirittoambiente: Analisi Inquinamento Navi
Lucarelli: lo scacchiere torbido del mediterraneo
Allarme GreenPeace: inquinamento crociere
Corrieredelmezzogiorno: Smog Raddoppiato
Ministro Clini: "Così rallenterò il loro passaggio"
Rischi Ambientali
Inquinamento da Petrolio
Direttive Ue contro l'inquinamento


Relitto tossico affondato
nel mar Adriatico

Mondoecoblog: I cetacei abbandonano il santuario delle balene
Gaianews: Stress da Inquinamento Sonoro
Gogreen: Balene stessate da traffico marittimo

Greenpeace: Report Integrale Santuario
Greenpeace: Veleni a galla
Geenpeace: Balene a Perdere

Danni della Pesca a Strascico


Video: delfino colpito da eliche e morto spiaggiato
Video: delfino tranciato da elica motoscafo
Video: delfino spiaggiato dopo esser stato colpito da nave